A poche ore dalle parole di fuoco della portavoce di Lavrov, presi di mira i siti web di Linate e Malpensa e di alcuni porti
MOSCA/ROMA - Non si è accontentata di definire «blasfeme» le parole del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che aveva paragonato il metodo Putin di invadere un Paese a quello del Terzo Reich: poche ore dopo l'attacco frontale al Quirinale, Maria Zakharova, la lady di ferro della comunicazione russa e portavoce del ministero degli Esteri, ha caricato di nuovo il suo "verbo" e optato per un deciso affondo.
Le parole di Zakharova: «Ciò non può e non sarà mai lasciato senza conseguenze» - «Ciò non può e non sarà mai lasciato senza conseguenze» ha tuonato in televisione ospite del conduttore Vladimir Solovyov, grande amico di Putin, sul canale Rossija 1.
Gli hacker filorussi la prendono in parola: attacco cyber ad aeroporti italiani, porti e banche - Qualcuno deve averla presa in parola se poche ore dopo (solo una curiosa coincidenza?) un gruppo di hacker filorussi denominato "NoName057" ha avviato una nuova serie di attacchi DDoS (distributed denial of service) contro i siti web di soggetti italiani, afferenti ai settori trasporti (aeroporti di Linate e Malpensa, Autorità trasporti, porti di Taranto e Trieste, tra gli altri) e finanziari (Intesa San Paolo). Al momento non risultano impatti effettivi sui servizi erogati, questo perché la difesa cyber italiana sembra avere retto.
L'Agenzia per la cybersicurezza italiana ha infatti «avviato l'opera di supporto e mitigazione alle prime avvisaglie delle azioni».
A suffragare i sospetti dei malpensanti che hanno subito messo in correlazione le minacce della portavoce di Lavrov con l'attacco cyber, ci hanno pensato gli stessi hacker filorussi che rivendicando l'attacco citano proprio le dichiarazioni del presidente Sergio Mattarella, definendolo "russofobo", sulla Russia e il Terzo Reich.
«L'Italia? Il Paese dove è nato il fascismo» - Durante la stessa trasmissione televisiva la Zakharova ha anche accusato l'Italia di essere il Paese «dove è nato il fascismo» e additando l'inquilino del Colle come il «presidente di un Paese che storicamente è stato tra quelli che hanno attaccato» la Russia.
«Mattarella non può non sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni» - E ha poi concluso: «Questo ci viene detto da una persona che non può non sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni e bisnonni sul nostro territorio durante la Seconda guerra mondiale sotto bandiere e slogan nazisti».