Siria: fatwa, ragazze tunisine schiave sesso per 2 ore per insorti
Ad emettere la fatwa è stato un controverso sceicco wahabita, Mohamed el-Arifi, provocando un moto di rabbia in larghe fasce della società tunisina (non solo quelle laiche, ma anche espressione dell'Islam moderato) che, nell'incredibile iniziativa, vedono l'ennesima conferma della penetrazione nel Paese delle correnti musulmane più ortodosse, a partire appunto dal wahabismo che ha nell'Arabia Saudita e nel Qatar i suoi principali sostenitori.
La fatwa, consentendo questi pseudo matrimoni che si esauriscono nell'arco di poche ore solo per consentire brevi incontri sessuali, di fatto, sostengono i laici tunisini, apre la "caccia" a ragazze che, abbindolate dalle promesse di facili ed immediati guadagni, si prestino a diventare "donne di piacere" per i guerriglieri anti-Assad.




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