Cerca e trova immobili
SERBIA

Il boss del narcotraffico condannato a 20 anni

Darko Saric condannato per il traffico di 5,7 tonnellate di cocaina
Il boss del narcotraffico condannato a 20 anni
Darko Saric condannato per il traffico di 5,7 tonnellate di cocaina
BELGRADO - Darko Saric, il ras del narcotraffico nei Balcani, è stato condannato oggi a Belgrado a 20 anni di carcere per il traffico di 5,7 tonnellate di cocaina dall'America Latina verso l'Europa occidentale. Condannati anche i membri ...

BELGRADO - Darko Saric, il ras del narcotraffico nei Balcani, è stato condannato oggi a Belgrado a 20 anni di carcere per il traffico di 5,7 tonnellate di cocaina dall'America Latina verso l'Europa occidentale.

Condannati anche i membri del suo gruppo: 20 anni a Goran Sokovic, 18 anni a Zeljko Vujanovic e 11 anni e sei mesi a Rodoljub Radulovic, che è ancora in fuga. La multinazionale del narcotraffico di cui era capo Saric si chiamava 'Guerrieri Balcanici'.

I 'Guerrieri Balcanici' balzarono agli onori delle cronache nel dicembre 2009, quando un carico di 2,7 tonnellate di cocaina con un altissimo tasso di purezza venne sequestrato lungo le coste dell'Uruguay.

La sua organizzazione aveva il controllo della filiera della droga: dai porti argentini e uruguaiani, fino a Livorno, Genova, Monfalcone, Vado Ligure.

Suo fratello, Dusko Saric, è stato arrestato in Montenegro nel 2010 sulla base dell'accusa della polizia italiana di aver organizzato un gruppo che vendeva sostanze stupefacenti in Italia.

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE