Tortura la sua ragazza con la tecnica del waterboarding

Un 22enne americano è accusato di più crimini legati alla violenza domestica. Non sarebbe la prima volta
MADISON - Un ragazzo del Wisconsin è accusato di aver torturato la sua fidanzata arrivando a usare la pratica del waterboarding, tecnica di soffocamento che simula l’annegamento della vittima usata nella prigione di Guantanamo. Il suo obiettivo era ottenere la confessione di un tradimento. Dylan VanCamp avrebbe inflitto pene alla giovane dal 2015, secondo la polizia.
Il 22enne si trova ora ad affrontare diversi imputazioni tra cui soffocamento e stalking. «C’è la presunzione di innocenza - sottolinea il procuratore distrettuale di Lincoln County Don Dunphy al Post - ma vogliamo andare a fondo per far luce su tutti gli eventuali crimini di violenza domestica».
Dylan VanCamp rischia fino a dieci anni di carcere e una multa di 25.000 dollari, pena motivata anche dal fatto che sarebbe recidivo: era già stato condannato in un’altra contea per gli stessi reati.
L’ultima vittima ha dichiarato che non voleva denunciare gli abusi perché temeva la reazione del 22enne.




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