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Rapì, abusò e uccise un 11enne nel 1989, oggi la confessione

L'uomo non era più imputabile per l'aggressione sessuale, essendo scaduti i termini previsti dalla legge, ma è stato condannato a 25 anni per pedopornografia
Rapì, abusò e uccise un 11enne nel 1989, oggi la confessione
L'uomo non era più imputabile per l'aggressione sessuale, essendo scaduti i termini previsti dalla legge, ma è stato condannato a 25 anni per pedopornografia
WASHINGTON - A 27 anni dalla scomparsa in Minnesota dell'undicenne Jacob Wetterling, un uomo di 53 anni, Danny Heinrich, di Annandale, ha confessato di aver rapito, abusato e ucciso il ragazzino mentre si dichiarava colpevole in un'aula di tribunale ...

WASHINGTON - A 27 anni dalla scomparsa in Minnesota dell'undicenne Jacob Wetterling, un uomo di 53 anni, Danny Heinrich, di Annandale, ha confessato di aver rapito, abusato e ucciso il ragazzino mentre si dichiarava colpevole in un'aula di tribunale delle accuse di pornografia infantile, ricevendo una condanna a 25 anni di reclusione.

Era stato lui nei giorni scorsi, dopo essere diventato "persona di interesse" nelle indagini sulla sparizione di Jacob, a condurre gli investigatori in un campo dove erano sepolti i resti del bambino.

La vicenda risale al 22 ottobre 1989, quando un uomo mascherato ed armato fermò la vittima con il fratellino Trevor e un amichetto, li fece sdraiare a terra e scelse proprio Jacob. Da allora se ne persero le tracce ma la famiglia non ha mai smesso si sperare e l'America non ha mai dimenticato quel caso, che nel 1994 portò il congresso ad approvare una legge intitolata a Jacob che richiede agli stati di tenere un registro di chi commette reati sessuali.

Heinrich era stato sospettato a lungo. Fu interrogato dopo la sparizione del ragazzini ma proclamò la sua innocenza e non furono trovate prove per accusarlo. Venticinque anni dopo, la polizia ha riesaminato il caso indagando nuovamente anche sull'aggressione sessuale del dodicenne Jared Scheierl, di Cold Spring, avvenuta nove mesi prima della scomparsa di Jacob.

La polizia ha sospettato a lungo che i due casi fossero legati. Usando una tecnologia non disponibile nel 1989, gli investigatori hanno trovato tracce del Dna di Heinrich su una felpa di Scheierl e hanno usato la prova per ottenere una perquisizione nella sua abitazione, dove hanno trovato una vasta collezione di materiale pornografico infantile. L'uomo non era più imputabile per l'aggressione sessuale, essendo scaduti i termini previsti dalla legge, ma è stato condannato a 25 anni per pedopornografia.

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