Cerca e trova immobili
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO

Più di 40 morti a causa dell'esplosione di un'auto-cisterna

Il mezzo si è scontrato con un altro veicolo nei pressi del villaggio di Kisantu
Più di 40 morti a causa dell'esplosione di un'auto-cisterna
Il mezzo si è scontrato con un altro veicolo nei pressi del villaggio di Kisantu
KISANTU - Decine di persone, oltre 40, sono morte e molte altre sono rimaste ustionate per l'esplosione di un'auto-cisterna scontratasi con un altro veicolo in un villaggio nei pressi di Kisantu, nell'est della Repubblica democratica del Congo. Lo ri...

KISANTU - Decine di persone, oltre 40, sono morte e molte altre sono rimaste ustionate per l'esplosione di un'auto-cisterna scontratasi con un altro veicolo in un villaggio nei pressi di Kisantu, nell'est della Repubblica democratica del Congo. Lo riportano i siti dei media locali Radio Okapi e Cas-Info. La località è un'ottantina di km a sud della capitale, Kinshasa.

Lo scoppio è avvenuto sulla strada nazionale numero 1 all'altezza del villaggio di Mbuba (provincia del Basso Congo) e le fiamme hanno raggiunto case vicine. Secondo Cas-Info, che cita la Protezione civile, l'autocisterna è esplosa quando la gente si è precipitata a recuperare del carburante.

Sempre in Congo, ma quella volta a Sange, nell'est al confine col Burundi, il ribaltamento di un'autocisterna aveva già ucciso almeno 230 persone (61 bambini) e ferito quasi 200 altre nel 2010.

In quell'occasione le fiamme, oltre a case, avevano raggiunto anche sale cinematografiche dove erano assiepati spettatori di una partita di calcio dei mondiali (i quarti di finale Ghana-Uruguay).

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE