Il presidente Usa ha reso conto dell'operazione che ha portato al decesso del leader dell'Isis
WASHINGTON - Abu Bakr al-Baghdadi è morto. Lo ha confermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel corso di una diretta dalla Casa Bianca.
Fox News aveva in precedenza affermato che le analisi biometriche effettuate sul corpo avevano dato esito positivo. Lo stesso è stato ribadito da Trump. L'operazione che ha portato alla morte del Califfo dell'Isis è stata approvata da Trump in persona e nessun membro delle forze armate Usa è rimasto ucciso, spiegano fonti militari alla Cnn.
Trump ha spiegato che a-Baghdadi è morto dopo essersi fatto esplodere mentre veniva inseguito dalle forze speciali Usa all'interno di un tunnel. Nessun militare statunitense ha perso la vita nel corso del raid. Il leader dello Stato islamico stava cercando di abbandonare la sua posizione e di raggiungere un luogo sicuro insieme ai membri della sua famiglia. «Al Baghdadi si è fatto saltare in aria e ha ucciso tre dei suoi figli che erano con lui», ha detto Trump aggiungendo che «è morto dopo essere fuggito in un vicolo cieco, piangendo e urlando». Trump ha usato espressioni crude come «è morto come un cane, è morto come un codardo» per descrivere gli ultimi momenti della vita del leader di Daesh.
Il presidente Usa ha aggiunto: «Il leader dell'Isis è stato in fuga per anni ma sotto la mia direzione abbiamo distrutto il suo Califfato. Continueremo a perseguire i terroristi». L'intelligence statunitense stava seguendo le sue mosse da un «paio di settimane» e i piani operativi sono stati cambiati più volte, ha aggiunto Trump. «Questo raid è stato impeccabile ed è stato reso possibile grazie all'aiuto della Russia, Siria, Turchia e Iraq e anche dei curdi siriani».
I soldati Usa hanno «portato via parti del corpo» di al-Baghdadi, dopo aver rimosso le macerie della galleria crollata dopo l'esplosione, ma i «primi test del Dna sono stati fatti sul posto».
È noto il successore - Dopo il blitz, le forze Usa sono rimaste «per due ore» nel compound, dove è stato trovato «materiale sensibile», compresi «i piani futuri dell'Isis». «Conosciamo già il successore del leader dell'Isis, è già nei nostri sistemi», ha aggiunto Trump.
Sette persone uccise - I soccorsi che hanno raggiunto l'area del blitz, nel nord della Siria, hanno riferito di aver trovato sul posto 7 corpi senza vita (tre uomini, tre donne e un bambino) e di aver fornito la prima assistenza a 5 feriti. Lo riferiscono fonti locali all'agenzia di stampa turca Anadolu.
I medici hanno detto inoltre di aver visto una casa crollata e delle tende bruciate vicino al luogo del raid Usa, avvenuto a pochi chilometri dal campo di Tourlaha, che ospita dei civili sfollati.
Quattro ore di raid - Il raid sarebbe durato 4 ore. Otto elicotteri Usa e due droni hanno prima colpito la zona per oltre un'ora e mezza, affermano le fonti aggiungendo che da terra è partito un pesante scontro a fuoco di risposta. Dopo questo primo scambio, gli elicotteri sarebbe poi tornati sull'area e aperto il fuoco sugli obiettivi a terra prima di atterrare e dispiegare unità di terra, probabilmente forze speciali Usa. La seconda fase è durata quindi altre due ore e mezza. Gli elicotteri americani hanno lasciato l'area dopo un totale di 4 ore.
Milioni per le informazioni - Gli Stati Uniti avevano messo una taglia di 25 milioni di dollari per ogni informazione che poteva condurre all'arresto del leader dell'Isis, considerato un "high value target", obiettivo di alto valore.
Nel 2011 il Dipartimento di Stato aveva inizialmente deciso una ricompensa da 10 milioni di dollari, poi rivista al rialzo a 25 milioni nel 2016. Da quando il programma di ricompensa è stato avviato più di 80 persone hanno offerto informazioni per l'arresto di Al-Baghdadi con oltre 125 milioni di dollari pagati dagli Usa. Lo riporta Fox.
La collaborazione curda - Trump ha messo in rilievo la collaborazione dei curdi al raid: «Tutti ci hanno dato informazioni utili, soprattutto i curdi. E la Turchia era a conoscenza dell'operazione». Trump ha detto di aver «visto in diretta» il blitz all'interno della Situation Room della Casa Bianca. «È stato come guardare un film».
Netanyahu a Trump: «Un successo impressionante» - Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è congratulato con il presidente americano Donald Trump «per l'impressionante successo che ha reso possibile l'eliminazione del capo dell'Isis al Baghdadi».
«Questo - ha aggiunto - illustra la nostra comune determinazione, degli Usa e di tutti i Paesi liberi, nel combattere le organizzazioni e gli stati terroristici. Questo successo è un punto di riferimento importante ma la campagna ancora non è conclusa».
Erdogan: «Una svolta nella lotta al terrorismo» - L'uccisione di Al Baghdadi «segna una svolta nella nostra lotta comune contro il terrorismo». Lo sottolinea il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sul suo profilo Twitter, assicurando che la «Turchia continuerà a sostenere gli sforzi contro il terrorismo, come in passato».
Erdogan, allo stesso tempo, coglie l'occasione per scagliarsi nuovamente contro i curdi: «Avendo pagato il prezzo più caro nella lotta contro Daesh, Pkk (i curdi in Turchia) e Ypg (i curdi in Siria), ed altre organizzazioni terroristiche, la Turchia saluta questo sviluppo».
Macron: «Un duro colpo all'Isis, ma non è finita» - «La morte di al Baghdadi è un duro colpo contro l'Isis, ma è solo un passo. La lotta continua con i nostri partner della coalizione internazionale perché l'organizzazione terroristica venga definitivamente sconfitta. È la nostra priorità nell'Est». Lo twitta il presidente francese Emmanuel Macron.