Il fatto è emerso dalle carte della causa aperta nelle Isole Vergini americane nei confronti del miliardario
WASHINGTON - Una ragazza di 15 anni, una delle vittime sessuali di Jeffrey Epstein, tentò di scappare a nuoto da una delle Isole Vergini americane dove il finanziere portava e abusava di molte minorenni, ma poi fu catturata e le fu sequestrato il passaporto.
È quanto emerge dagli atti di una nuova causa, la prima nelle Isole Vergini americane, contro il miliardario, suicidatosi in carcere a New York mentre attendeva il processo per i suoi numerosi reati sessuali.
Il procuratore locale ha sostenuto che Epstein e i suoi partner «portavano minorenni nelle Isole Vergini, le tenevano prigioniere e abusavano di loro, causando alle ragazze gravi conseguenze fisiche, mentali ed emotive». Epstein è accusato anche di aver usato visti falsi per questo traffico e un database computerizzato per tracciare i movimenti delle sue vittime.
L'azione legale mira a sequestrare parte della sua fortuna (stimata in 442 milioni di dollari) e le due isole di sua proprietà, Little Saint James e Great Saint James.