Le testimonianze di alcuni cittadini di Wuhan parlano di parecchi contagi non registrati, una tesi sostenuta anche dagli esperti internazionali
PECHINO - Oltre ai sei morti e ai 291 contagiati accertati dal coronavirus cinese potrebbero essercene altri, probabilmente parecchi altri. È la tesi esposta dagli inviati in Cina del Guardian che parlano di una (notevole) quantità di casi non registrati. E forse anche in maniera voluta.
Tutto parte dalla storia di un 40enne di Wuhan, Huang*, la cui madre 65enne è deceduta il 14 gennaio scorso in seguito a quella che i dottori – che si avvicendavano attorno alla donna in tuta protettiva – avevano inizialmente definito «polmonite». In un secondo momento alla famiglia è stato confessato che, probabilmente, si trattava di coronavirus.
Dopo alcune pressioni sui famigliari affinché si procedesse speditamente con la cremazione, le autorità hanno poi preso spontaneamente l'iniziativa. Nessuno ha potuto così dire addio alla donna: «Il decesso di ma madre è stato trattato senza nessuna dignità, non è stata nemmeno contata fra le vittime...», si lamenta il figlio.
Il sospetto che la signora Huang non sia l'unica la cui la malattia sia stata o erroneamente diagnosticato o passata sotto silenzio è confermato anche da diverse testimonianze apparse recentemente sulla piattaforma social cinese Weibo.
Il post di un'abitante di Wuhan mostra code di pazienti in ospedale con i medesimi sintomi: «Possibile che abbiano davvero tutti una polmonite virale?», si chiede l'utente web che conferma come nessuna di queste persone sia stata testata. «Anche mio papà aveva gli stessi sintomi, ma lo hanno mandato a casa senza uno screening», racconta un altro utente il cui messaggio è stato rimosso.
Questo quadro confermerebbe la tesi di alcuni esperti recentemente sentiti dalla Bbc che ipotizzano un numero di contagiati non inferiore ai 1'700. Durante l'epidemia di Sars all'inizio degli anni 2000, la Cina aveva inizialmente nascosto il numero effettivo di casi. Il morbo, anche in quel caso un coronavirus, aveva finito per uccidere 774 persone. *nome noto alla redazione