La polizia di Rio uccide più dei criminali di San Paolo

L'anno scorso nello Stato di Rio de Janeiro le forze di sicurezza hanno raggiunto il loro record storico di uccisioni: 1810
L'anno scorso nello Stato di Rio de Janeiro le forze di sicurezza hanno raggiunto il loro record storico di uccisioni: 1810
SAN PAOLO - La percentuale di uccisioni attribuite alle forze di sicurezza nello Stato di Rio de Janeiro non solo è la più elevata del Brasile, ma supera anche la percentuale di uccisioni attribuite a criminali e delinquenti nello Stato di San Paolo, secondo dati ufficiali dell'Istituto per la Sicurezza Pubblica (Isp) resi noti dal quotidiano "Folha de Sao Paulo".
Durante il 2019, infatti, i casi di morte violenta a Rio in cui i responsabili sono stati agenti delle diverse forze di polizia hanno raggiunto quota 10,5 per 100 mila abitanti, mentre a San Paolo i casi di morte violenta collegati con atti illegali (omicidio, rapina a mano armata, lesioni corporali diventate letali) sono stati 7,2 per 100 mila abitanti. Anche aggiungendo le uccisioni attribuite alla polizia paulista si arriva appena a 8,9 per ogni 100 mila abitanti, cioè comunque al di sotto della percentuale della polizia di Rio.
Le statistiche ufficiali dimostrano inoltre che in determinate zone della periferia di Rio de Janeiro, capitale dello Stato omonimo, la percentuale è ancora più elevata: 19,9 per 100 mila abitanti nel Grande Niteroi e 13,7 per 100 mila abitanti nella Baixada Fluminense, ambedue zone popolari della regione metropolitana carioca.
L'anno scorso nello Stato di Rio de Janeiro le forze di sicurezza hanno raggiunto il loro record storico di uccisioni (1'810 casi), mentre gli omicidi in generale hanno toccato il loro livello più basso dal 1991 (23,2 per ogni 100 mila abitanti), il che significa che le morti causate dalla polizia rappresentano un terzo (30,3%) del totale nello Stato, percentuale che aumenta al 37,9% nella città di Rio.





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