Dal Nord al Sud è caos nei penitenziari (ma anche fuori) per le nuove misure restrittive anti-contagio
ROMA - È dalla giornata di ieri che in diverse carceri italiane vi sono sommosse causate dalle misure introdotte per il contagio da coronavirus che hanno fatto infuriare i prigionieri.
Secondo le ultime informazioni, sarebbero 27 le carceri colpite. Disordini particolarmente gravi si sono registrati a San Vittore a Milano e Rebibbia a Roma, dove alcuni detenuti avrebbero assaltato le infermerie. Si segnalano disordini anche a Roma, al Regina Coeli.
Iniziata nel pomeriggio una rivolta nel carcere di Bologna, con materassi incendiati e danni alla struttura.
Da questa mattina è in corso una rivolta al carcere di San Vittore di Milano e una quindicina di detenuti sono saliti sul tetto. Sul posto sono arrivate le volanti di polizia. Dalla strada adiacente al carcere si vedono carta e stracci a cui è stato dato fuoco attaccati alle grate di una finestra e getti d'acqua per contenere le fiamme. Stando alle autorità non vi sarebbero feriti.
Nel carcere di Foggia 20 detenuti sono riusciti ad evadere nel corso della rivolta. Nel tentativo hanno partecipato una cinquantina di persone, ma 30 di loro sono state bloccate poco dopo all'esterno dell'istituto penitenziario dalle forze dell'ordine. A quanto si apprende i detenuti hanno divelto un cancello della 'block house', la zona che li separa dalla strada, e molti di loro si sono arrampicati sui cancelli del perimetro del carcere. Sul posto polizia, carabinieri e militari dell'esercito.
Un tentativo di evasione è stato segnalato anche al carcere Ucciardone a Palermo. Alcuni detenuti per protesta hanno tentato di svellere la recinzione dell'istituto di pena per cercare di fuggire. Il carcere è circondato dai carabinieri e polizia in tenuta antisommossa. Anche le mura del carcere sono presidiate.
La rivolta scoppiata a Modena nel carcere di Sant'Anna ha avuto un esito tragico: tre morti e diversi detenuti ricoverati con ferite. Sei sono considerati più gravi, portati nei pronto soccorsi cittadini e di questi quattro sono in prognosi riservata, terapia intensiva. In tutto sono 18 i pazienti trattati, in gran parte per intossicazione. Ferite lievi anche per tre guardie e sette sanitari.
Per un'overdose da psicofarmaci hanno perso la vita anche due detenuti degli istituti penitenziari di Verona e Alessandria. I due avevano approfittato delle proteste nelle carceri, esplose in seguito alle nuove disposizioni per il coronavirus, per sottrarre psicofarmaci dall'infermeria. Lo riferisce il segretario del Sindacato di Polizia penitenziaria (Spp) Aldo Di Giacomo.
Si segnalano sommosse anche nel carcere di Rieti "Nuovo complesso", dove una quindicina di detenuti sono riusciti a salire sul tetto. Sono stati incendiati carta e materassi e la zona è presidiata da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza in tenuta antisommossa.
Meno turbolente, ma comunque animate, le proteste a Caserta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.