Tensione e proteste sono generate a causa delle relative restrizioni dovute al coronavirus
SAO PAULO - Caos e proteste, con una presa d'ostaggi, e una conseguente evasione di massa, seguita dalla fuga per le vie della città.
È successo di tutto in serata a San Paolo, in Brasile, dove le norme e le restrizioni anti-coronavirus hanno scatenato un'ondata di reazioni. L'esodo è avvenuto in particolare poiché era stato momentaneamente vietato ai detenuti il rilascio temporaneo.
La spiegazione è stata data dal Governo dello Stato brasiliano in una dichiarazione su Twitter. Il motivo principale della sospensione del rilascio temporaneo, come spiegano le autorità, è che le oltre 34'000 persone che possono approfittarne, se avessero preso il coronavirus, avrebbero potuto portarlo in carcere agli altri detenuti (considerati gruppo vulnerabile) al loro ritorno.
Ciò avrebbe portato a rischi eccessivi per gran parte dei detenuti, oltre che per la salute dei funzionari e degli amministratori. Tuttavia, la decisione non è andata giù ai detenuti, e si sono verificati atti di insubordinazione nelle carceri di Mongaguá, Tremembé, Porto Feliz e Mirandópolis.
Numerose forze sia del Gruppo d'Intervento Rapido (GIR) che della Polizia militare dello Stato di San Paolo sono state impiegate e si stanno occupando della situazione, conclude la nota.