La mortalità in Cina è risultata minore del previsto: 1,4%. Wuhan allenta le misure
PECHINO - I decessi causati dalla pandemia di coronavirus nel mondo sfiorano quota 9.000: lo riporta l'ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University.
Per l'esattezza i morti sono adesso 8.957, mentre il numero dei casi di contagio accertati è salito a 220.691. Le persone guarite finora sono 84.161.
Mortalità più bassa del previsto - La mortalità per l'infezione da coronavirus in Cina è pari all'1,4%: è quanto emerge dalla ricerca pubblicata sulla rivista Nature Medicine e coordinata da Joseph Wu, dell'Università di Hong Kong.
I dati di base sui quali è stato fatto il calcolo sono i 79.394 casi confermati con i sintomi della malattia Covid-19 e i 2.838 decessi registrati complessivamente in Cina al 29 febbraio 2020, fra i quali i 48.557 casi e i 2.169 decessi avvenuti a Wuhan, la città epicentro dell'epidemia.
Se in media per chi ha i sintomi la probabilità di morire per il coronavirus SarsCoV2 in Cina è dell'1,9%, la percentuale cambia per fasce di età: i calcoli indicano che, rispetto a chi ha fra 30 e 59 anni, i giovani con meno di 30 anni hanno una probabilità superiore dello 0,6%, mentre nelle persone di oltre 59 anni la probabilità di morire dopo aver sviluppato i sintomi è superiore di 5,1 volte.
Wuhan allenta le misure - Con i contagi azzerati, Wuhan, la città focolaio del nuovo coronavirus, allenta la quarantena nelle aree a «infezione zero» permettendo «attività personali» nei compound abitativi.
Sono le decisioni prese dalla locale task force sulla prevenzione e il controllo riportate oggi dalla tv statale Cctv. Nel resto dell'Hubei, provincia di cui Wuhan è capoluogo e che non ha riportato contagi negli ultimi 14 giorni, sarà permesso, a certe condizioni, l'ingresso dall'esterno, secondo un post del governo provinciale.
Riserva di materiale - La Commissione europea ha deciso di creare una riserva strategica di materiale sanitario di protezione, ventilatori, e vaccini quando saranno disponibili, per affrontare la pandemia del coronavirus, nell'ambito del meccanismo di protezione civile Ue.
Lo annuncia il commissario per la Gestione delle crisi Janez Lenarcic. L'Ue invierà il materiale verso i diversi Paesi, sulla base dei bisogni e delle forniture disponibili, e sarà complementare agli sforzi dei 27 Stati.