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STATI UNITITroppi cadaveri, a New York arrivano gli obitori mobili

02.04.20 - 16:23
L'Indonesia ha liberato 18'000 detenuti per tentare di impedire la strage nelle prigioni sovraffollate
Keystone
Fonte ats ans
Troppi cadaveri, a New York arrivano gli obitori mobili
L'Indonesia ha liberato 18'000 detenuti per tentare di impedire la strage nelle prigioni sovraffollate
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NEW YORK - New York, la città americana più colpita dal coronavirus, fatica a gestire il crescente numero di vittime. Scarseggiano il personale, i sacchi per i cadaveri e i posti dove metterli.

Per questo ha acquistato 45 obitori mobili, mentre i crematori locali sono stati autorizzati a restare in attività 24 ore su 24. Lo scrive il New York Times. Le unità mobili sono già state mandate in ospedali come il Brookdale Hospital di Brooklyn, dove un medico ha riferito che il flusso di corpi è «come un nastro trasportatore».

Anche la Florida chiude tutto - Anche il governatore della Florida, il repubblicano Ron DeSantis, cede e firma l'ordine 'stay home' per rallentare la diffusione del coronavirus. A convincerlo il crescente numero di casi (circa 8.000, di cui oltre mille ieri) e una telefonata di Donald Trump, per il quale la Florida è uno degli Stati in bilico su cui si gioca la sua rielezione.

Finora gli Stati Usa che hanno ordinato ai loro cittadini di restare a casa sono 37, Georgia e Mississippi tra gli ultimi. Il Texas, con i suoi 28 milioni di abitanti e i suoi 4.000 casi, resta lo Stato più grande senza un provvedimento del genere. Il governatore Greg Abbott ha preferito lasciare alle autorità locali la decisione sulle restrizioni da prendere.

Gli Usa non invieranno più aiuti agli alleati - L'amministrazione Trump non manderà più ai suoi alleati e partner all'estero equipaggiamenti protettivi per il coronavirus a causa delle gravi carenze interne. Lo riferisce la Cnn citando fonti del Congresso. Il deficit di mascherine e respiratori è tale che gli Usa hanno accettato aiuti sanitari anche dalla Russia.

Cresce il contagio in Giappone - Continua a salire il numero dei contagi di coronavirus anche a Tokyo e con essi la pressione sul premier giapponese Shinzo Abe affinché decreti lo stato di emergenza nella capitale. Nella giornata di giovedì 97 persone sono risultate positive, una cifra che rappresenta un record dopo i 78 di martedì e che porta il totale a 684. Una commissione governativa ha avvisato dei potenziali rischi di un'espansione della malattia sul sistema sanitario, in prevalenza nelle aree urbane, inclusa la città di Tokyo dove vivono 14 milioni di persone. Ad oggi in Giappone si sono registrati 2.384 casi di contagi di coronavirus e 57 morti.

Russia, lo stipendio di aprile è garantito - Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che la sospensione delle attività non essenziali in Russia andrà avanti fino alla fine del mese. Lo stipendio, ha assicurato, sarà garantito.

«I virologi pensano che il picco dell'epidemia non sia ancora stato raggiunto, neanche nel nostro Paese», ha detto Putin. Il presidente russo ha quindi aggiunto che «ci sono regioni» della Russia «dove il virus ha già creato una seria minaccia alle persone. Come a Mosca per esempio, dove non si riesce a risolvere la situazione nonostante le misure adottate dalle autorità federali e cittadine».

La Cina amplia le ricerche sugli asintomatici - La Cina intensificherà lo screening mirato delle persone contagiate dal nuovo coronavirus ma che non mostrano alcun sintomo. Lo ha reso noto oggi Wang Bin, una funzionaria della Commissione Sanitaria Nazionale cinese, durante una conferenza stampa a Pechino.

Il monitoraggio delle infezioni asintomatiche, ha spiegato Wang, sarà esteso anche alle persone entrate a stretto contatto con i casi confermati di contagio da COVID-19, ai focolai di gruppo e alle aree e alle popolazioni ad alto rischio epidemico.

Liberati 18 mila detenuti in Indonesia - L'Indonesia ha liberato 18 mila detenuti per tentare di impedire che il coronavirus faccia strage nelle prigioni superaffollate. Lo hanno annunciato le autorità penitenziarie. L'Onu ha esortato i governi a rilasciare i detenuti più vulnerabili, un appello seguito la settimana scorsa dall'Afghanistan, dove le autorità hanno annunciato la liberazione a breve di 10 mila prigionieri.

Nuovo record nel Regno Unito - Nuovo balzo di 569 morti in più per coronavirus in 24 ore negli ospedali del Regno Unito (contro i più 563 sanciti ieri), secondo gli ultimi dati aggiornati del ministero della Sanità britannico diffusi oggi. I decessi totali registrati salgono a 2.921, mentre i contagi passano da 29.474 a 33.718: con un aumento giornaliero di oltre 3800, in lieve calo rispetto ai più 4.324 indicati ieri. I test eseguiti nel Paese sfiorano infine i 163.200, a un ritmo quotidiano incrementato leggermente a oltre quota 10.000.

6500 casi in Africa - Sono circa 6.500 i casi di coronavirus in Africa e 238 le persone morte, secondo un calcolo dell'agenzia France Presse. Lo Stato più colpito è il Sudafrica con 1.400 contagiati dal Covid-19 e cinque vittime.

Positivo il 38% degli abitanti di Bnei Brak - Circa i 38% degli abitanti di Bnei Brak - affollata cittadina ortodossa nei pressi di Tel Aviv di 200mila abitanti - sarebbe positiva al virus. La stima è stata fatta davanti a una Commissione della Knesset dal dottor Ran Saar che guida l'Associazione sanitaria Maccabi, che ha parlato di decine di migliaia di casi nascosti ancora non registrati. 

Più di 800 casi in Ucraina - Sono 804 finora i casi di Covid-19 confermati in Ucraina, di cui 135 registrati nelle ultime 24 ore: lo riferiscono le autorità sanitarie ucraine, riprese dall'agenzia Interfax, precisando che 20 persone sono morte a causa del nuovo virus e 13 sono guarite.

Coprifuoco alla Mecca e Medina - L'Arabia Saudita ha imposto il coprifuoco nelle due città sante della Mecca e Medina per tutto il giorno per contenere la diffusione del coronavirus dopo che il numero dei morti è salito a 21. «Il coprifuoco per 24 ore al giorno inizia oggi fino a ulteriori comunicazioni», ha reso noto l'agenzia ufficiale citando una fonte del ministero dell'Interno.

Le autorità avevano già sigillato le due città sante dell'Islam, assieme a Riad e Gedda, vietando a chiunque di entrare e uscire e proibendo i movimenti tra le province.

La Francia chiude il confine con il Belgio - La Francia ha notificato alla Commissione europea la decisione di ristabilire controlli temporanei alle proprie frontiere interne, fino al 30 ottobre, a causa del coronavirus e per ragioni di ordine pubblico. Si apprende dalla Commissione europea.

Sale così a 15 (su 26) il numero di Paesi dell'area Schengen ad aver chiuso le proprie frontiere interne per la pandemia. La Francia si aggiunge infatti a Belgio, Finlandia, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Danimarca, Polonia, Lituania, Germania, Estonia, Norvegia, Svizzera, Spagna e Portogallo. La Svezia aveva invece rinnovato i controlli alle frontiere interne, nel novembre scorso, motivando col rischio di una minaccia prevedibile. Quindi in totale gli Stati dell'area Schengen, con le frontiere chiuse sono 16.

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