Ritirate le offerte di aiuti di mascherine e forniture avanzate negli scorsi giorni agli alleati Nato
WASHINGTON - Record di morti negli Stati Uniti a causa del coronavirus: sono oltre 2500 in sole 48 ore. Le vittime ora, secondo i dati elaborati dalla John Hopkins University, sono 8503. I casi accertati di persone positive ammontano a 312'249, quasi il triplo di Italia e Spagna e il quadruplo della Cina.
«Ci aspetta la settimana più dura e più triste, sarà un 'Pearl Harbor moment' o come l'11 settembre»: lo ha detto il capo del servizio sanitario pubblico degli Stati Uniti Jerome Adams, ribadendo le parole del presidente Donald Trump che ha ammesso come ci saranno «molti morti nelle prossime settimane», parlando di una «situazione incredibile e mai vista finora».
La situazione non è sotto controllo - Gli Stati Uniti in questo momento hanno difficoltà a tenere sotto controllo la diffusione del contagio da Covid-19: lo ha detto il massimo esperto di virologia in America, Anthony Fauci. «Dire che abbiamo la situazione sotto controllo - ha ammesso in un'intervista alla Cbs - sarebbe una falsa dichiarazione. Stiamo lottando per tenerla sotto controllo». Fauci ha confermato che la prossima settimana vedrà un'escalation dei casi negli Usa, anche se - ha aggiunto - dopo la curva «dovrebbe cominciare ad appiattirsi».
Leggera frenata a New York - I casi di coronavirus nello stato di New York salgono a oltre 122mila, mentre il bilancio delle vittime è di 4159 morti, quasi la metà dei decessi registrati su scala nazionale. Lo ha reso toto il governatore Andrew Cuomo che ha comunque sottolineato come per la prima volta ci sia una leggera frenata nel numero delle vittime, che nell'ultimo giorno sono state 594 contro le oltre 600 dei giorni precedenti.
Niente aiuti - Anche in ragione di una tale emergenza sanitaria, e viste le carenze interne di mascherine e forniture sanitarie, Washington ha ritirato la disponibilità offerta in precedenza agli alleati Nato.
Gli aerei per il trasporto di aiuti vengono assegnati in base alle ore di volo messe a disposizione dalla stessa Alleanza, così come era stato fatto nei giorni scorsi con gli aiuti turchi arrivati a Roma. Dopo aver ceduto parte delle proprie ore di volo all'Italia per consentire di ricevere maggiore sostegno all'inizio della crisi - si apprende da fonti diplomatiche alla Nato - pian piano gli Stati Uniti stanno requisendo tutto per carenza interna di materiale. E una delle prime requisizioni sarebbe appunto avvenuta ieri, quando l'Italia contava di poter ricevere mascherine e aiuti sanitari per poi essere informata che gli Usa avevano requisito il volo, inizialmente destinato a Roma.
Critiche agli Stati Uniti nell'ambito delle forniture sanitarie erano state rivolta ieri dalla Germania, secondo quanto ha riferito la Bbc. In particolare le autorità del governo locale di Berlino hanno accusato Washington di aver 'deviato' il percorso di 200 mila mascherine, prodotte in Usa ma dirette in Germania, e di averle di fatto confiscate e requisite per sé. Le mascherine sarebbero state confiscate a Bangkok: erano state ordinate dalla polizia locale ma non sono mai arrivate a destinazione. Secondo Andreas Geisel, ministro dell'Interno nel governo berlinese, le mascherine sono state reindirizzate verso gli Usa con «un atto di pirateria moderna».
Dei giorni scorsi invece la polemica sulle mascherine soffiate alla Francia: la denuncia in quel caso fu di Valérie Pécresse, presidente della regione dell'Ile-de-France, la regione di Parigi più colpita dai casi di coronavirus. Secondo l'ex ministra di Nicolas Sarkozy, gli americani sarebbero riusciti, facendo una migliore offerta, ad acquistare un lotto che sarebbe dovuto andare alla zona da lei amministrata. «Ci siamo fatti prendere un carico dagli americani che hanno rilanciato l'offerta su un lotto che avevamo identificato noi». Unica consolazione, l'assenza di perdite finanziarie. L'Ile-de-France, ha dichiarato la presidente di regione a LCI, paga «alla consegna perché vogliamo vedere le mascherine, mentre gli americani pagano cash e senza vederle. Ovviamente può essere interessante per chi tenta di fare business sui guai del mondo».
Mascherine obbligatorie al Pentagono - I dipendenti del Pentagono d'ora in avanti dovranno presentarsi al lavoro indossando le mascherine anticontagio: è quanto ha stabilito il Dipartimento della Difesa accogliendo le raccomandazioni rivolte a tutti gli americani dalle autorità sanitarie federali.