Il migrante si era tuffato questa mattina. Il suo corpo trovato a pochi metri dalla battigia ad Agrigento
PORTO EMPEDOCLE - Un migrante tunisino, che poco prima delle 4.30 di questa mattina si era gettato in acqua dalla nave quarantena "Moby Zazà" che è in rada a Porto Empedocle, è stato ritrovato morto. Il suo corpo privo di vita è stato rinvenuto a pochi metri dalla battigia di San Leone, ad Agrigento.
A lanciare l'allarme «uomo in mare» sono stati i connazionali della vittima. Le Fiamme Gialle e la Capitaneria di porto hanno quindi avviato le ricerche con le motovedette. Successivamente si sono alzati in volo anche un elicottero e un aereo della Guardia costiera.
La Procura di Agrigento ha incaricato la Guardia di finanza di occuparsi delle indagini per scoprire cosa effettivamente sia accaduto, e le ragioni per cui il migrante abbia deciso di gettarsi in acqua.
Secondo gli inquirenti è infatti difficile pensare che il giovane tunisino volesse raggiungere a nuoto la costa agrigentina. Le condizioni del mare, a forza 5, sono infatti proibitive.