Troppe ragazze si assentano da scuola perché non possono permetterseli. La Nuova Zelanda corre ai ripari
WELLINGTON - Carta igienica, giornali e stracci: è quanto viene utilizzato da alcune studentesse neozelandesi per far fronte al ciclo mestruale, in mancanza di tamponi e assorbenti che non possono permettersi. Ma presto tutto questo potrebbe rimanere solo un brutto ricordo. Come riporta oggi il Guardian, la premier Jacinda Ardern ha infatti annunciato un piano per far fronte alla problematica che costringe le allieve a non frequentare la scuola durante il ciclo mestruale.
Stando ad un sondaggio di Youth19, una ragazza su 10 ha dichiarato di aver avuto problemi a procurarsi assorbenti o tamponi, e una su 12 ha già saltato giorni di scuola perché non poteva permettersi i prodotti.
«Tamponi e assorbenti sono una necessità, non un lusso» ha dichiarato la premier neozelandese. Il progetto prevede di fornire gratuitamente a tutte le studentesse assorbenti e tamponi. La fornitura comincerà dalle scuole più bisognose, con un alto tasso di studenti economicamente più svantaggiati. Il programma verrà poi esteso a tutta la nazione entro il 2021.
«Sappiamo che quasi 95'000 ragazze tra i 9 e i 18 anni potrebbero saltare la scuola a causa dell'impossibilità nel reperire i prodotti adeguati per il ciclo. Rendendoli disponibili gratuitamente, vogliamo aiutare le giovani ragazze a continuare a frequentare la scuola» ha dichiarato Ardern.
Ma l'impossibilità di potersi permettere assorbenti e tamponi è un problema che non riguarda solamente le giovani studentesse, ma anche le donne disoccupate o che faticano ad arrivare a fine mese. Per non parlare delle ripercussioni psicologiche: vergogna, senso di impotenza, e calo dell'autostima, solo per citarne alcune.