«Vogliamo giustizia ma prima ancora vogliamo verità» ha dichiarato il presidente del Comitato "Noi denunceremo".
BERGAMO - Mercoledì saranno consegnate alla procura di Bergamo le prime 50 denunce dei familiari di vittime del Coronavirus nella provincia italiana.
Lo ha annunciato ai microfoni di Rai3 il presidente del Comitato 'Noi denunceremo'. «Siamo stanchi e stufi di non avere risposte, vogliamo giustizia ma prima ancora vogliamo verità - ha detto - mercoledì depositeremo le prime 50 denunce e non ci fermeremo finché non avremo accertato perché è successo tutto questo».
Secondo il Comitato, le autorità hanno «riempito di bugie» i familiari dei malati: «Il sistema della sanità lombardo è completamente saltato e noi siamo stati lasciati soli, il sistema non era pronto ad affrontare nessuna emergenza, e non è colpa dei sanitari - dice il presidente - Ci siamo trovati con una montagna di persone lasciate a casa con polmoniti, perché il sistema sanitario non aveva la possibilità di ricoverarli».
La Regione, prosegue, «non aveva saturimetri da distribuire ai medici», oltre a mascherine e dispositivi di protezione. «È uno scandalo».
«Vogliamo sapere cosa è successo - conclude - e perché la Lombardia è stata messa in questa situazione, perché non è stato circoscritto il contagio in una valle quando si poteva, perché il virus ha circolato liberamente per l'Italia».