Tutte le 176 persone a bordo erano morte, Teheran: «Un errore umano»
TEHERAN - L'Iran è pronto a risarcire le famiglie delle vittime del volo PS 752 della Ukraine International Airlines abbattuto per un «errore umano» dalla contraerea iraniana dopo il decollo da Teheran lo scorso 8 gennaio, provocando la morte di tutte le 176 persone a bordo.
Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif in una telefonata con il suo omologo ucraino Vadym Prystaiko.
Dal canto suo, il ministro ucraino si è detto pronto a condurre un second round di colloqui al riguardo con le autorità della Repubblica islamica a ottobre a Teheran, dopo il primo confronto tenuto il 29-30 luglio a Kiev. Il governo ucraino rappresenta in queste trattative anche gli altri Paesi stranieri che hanno registrato vittime nella tragedia. Oltre a iraniani e ucraini, sull'aereo viaggiavano cittadini di Canada, Gran Bretagna, Svezia e Afghanistan.
I risultati finali delle indagini, ha aggiunto il viceministro degli Esteri di Teheran, Mohsen Baharvand, saranno pubblicati presto, dopo l'analisi delle scatole nere dell'aereo, effettuata il mese scorso in Francia.
L'Iran ha attribuito l'abbattimento del Boeing 737-800 a una catena di errori umani, il cui «elemento chiave» sarebbe stata la scorretta regolazione di un radar militare in un contesto di forti tensioni internazionali, pochi giorni dopo l'uccisione a Baghdad in un raid Usa del comandante delle forze Qods dei Pasdaran, Qassem Soleimani.