Anche alcuni dipendenti delle radiotelevisioni di Stato hanno incrociato le braccia.
Svetlana Tikhanovskaya si dice pronta ad «agire da leader nazionale».
MINSK - I lavoratori bielorussi sono in sciopero e si stanno riunendo in comitati. Lo ha detto il portale internet Tut.by.
Secondo il portale, i dirigenti delle imprese hanno avuto un altro incontro con i lavoratori oggi e hanno esortato tutti a mettere per iscritto le loro richieste senza interrompere il processo di produzione.
Tuttavia «il voto per lo sciopero è stato praticamente unanime; stanno formando comitati di sciopero e si preparano a notificare formalmente all'amministrazione, tramite il sindacato, che la produzione sarà interrotta», ha detto tut.by. Tra le richieste avanzate, l'annullamento delle elezioni e lo stop delle violenze contro i manifestanti. Anche alcuni dipendenti della Belteleradiocompany, che riunisce le televisioni e le radio di Stato, sono in sciopero e alle 9.00 è stato mandato in onda per diversi secondi un divano vuoto. Lo riporta Interfax.
Nuove elezioni sono «fuori questione» - Nuove elezioni in Bielorussia sono «fuori questione». Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko incontrando i lavoratori alla fabbrica di trattori di Minsk. Lo riporta Interfax. Sui social sono comparsi video in cui alcuni operai gridano «vattene!» mentre Lukashenko parla.
Tikhanovskaya è pronta ad assumere la leadership - Svetlana Tikhanovskaya si dice pronta ad «agire da leader nazionale» per riportare calma e normalità in Bielorussia.
Lo riporta l'agenzia russa Tass che dà notizia di un nuovo messaggio video della sfidante di Lukashenko alle contestate elezioni presidenziali, fuggita dal Paese rifugiandosi in Lituania dopo i risultati del voto.
«Sono pronta ad assumermi la responsabilità e ad agire da leader nazionale affinché il Paese si calmi e riprenda un ritmo normale», ha detto la Tikhanovskaya nel messaggio video diffuso tramite YouTube dopo che nel fine settimana decine di migliaia di persone sono scese in piazza in Bielorussia per chiedere l'uscita di scena di Lukashenko.
«Mezzi militari russi verso la Bielorussia», ma l'esercito nega - Diverse decine di camion Ural e KamAZ senza numeri d'identificazione e identici a quelli della Rosgvardia (corpo di vigilanza interno della Russia) sono stati avvistati il 16 agosto sulle autostrade E95 e M1 mentre si dirigevano verso la Bielorussia. Lo riferisce il Conflict Intelligence Team, riprendendo diverse segnalazioni emerse sui social.
Anche secondo un lettore di Fontanka, testata di San Pietroburgo, sulla strada tra San Pietroburgo e Pskov c'erano circa 30-40 camion e diversi fuoristrada militari. Il CIT stima che potessero trasportare «almeno 600 uomini». Il Distretto Militare Occidentale ha smentito che i mezzi siano in forza al contingente russo. Al momento non si hanno altre informazioni e non vi sono conferme che i mezzi abbiano attraversato il confine.
Convocato vertice Ue straordinario - Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha convocato per mercoledì un Vertice Ue straordinario sulla crisi in Bielorussia. Lo ha annunciato lo stesso Michel sul suo account Twitter. «I bielorussi hanno il diritto di decidere del loro futuro ed eleggere liberamente il loro leader. Le violenze contro i manifestanti sono inaccettabili e non possono essere ammesse», ha scritto Michel convocando il vertice per le 12.
Intanto, Berlino chiede un immediato stop delle violenze in Bielorussia e spinge perché Minsk permetta all'Osce di verificare l'esito delle elezioni, che secondo il governo tedesco «non hanno rispettato gli standard minimi di democrazia», ha detto il portavoce di Merkel, Steffen Seibert, in una conferenza stampa. Seibert ha sottolineato che la posizione espressa dalla Germania corrisponde a quella europea. Stando al governo tedesco, si sta soppesando la possibilità di ampliare le sanzioni contro la Bielorussia. «Naturalmente si sta valutando l'opzione di estendere le sanzioni ad altre figure guida del Paese», ha affermato Seibert, dopo la decisione europea di venerdì sulle sanzioni mirate.