L'edificio, costruito dieci anni fa, si sarebbe «afflosciato come un castello di carte»
NEW DELHI - Tre squadre di soccorritori aiutati da cani hanno lavorato tutta la notte frugando nelle macerie nel tentativo di recuperare sopravvissuti, dopo il crollo del palazzo avvenuto ieri sera nella città di Mahad, 120 chilometri a sud di Mumbai. Si teme che nell'incidente siano rimaste uccise da 20 a 70 persone. I soccorritori hanno invece estratto dai detriti un bambino di 4 anni vivo.
Le cause del crollo non sono ancora identificate, ma questo tipo di eventi non è raro in India durante la stagione dei monsoni, da giugno a settembre, quando le piogge torrenziali allagano le fondamenta e le rendono fragili. Secondo le testimonianze raccolte dai media locali, l'edificio, costruito dieci anni fa, si sarebbe «afflosciato come un castello di carte»; recentemente, ha raccontato un sopravvissuto che è riuscito a fuggire di corsa con la famiglia dopo avere avvertito un tremore al pavimento, alcuni dei condomini avevano segnalato le cattive condizioni dell'immobile.
Nidhi Choudari, un rappresentante dl distretto, ha detto all'agenzia di stampa PTI che molti dei 47 appartamenti erano vuoti perché gli affittuari «erano tornati nelle loro regioni d'origine a causa del confinamento». I monsoni provocano ogni anno la morte di migliaia di persone nel subcontinente asiatico: nel 2020, solo in India, le vittime sono già state 800.