Con il boom di utenti dovuto alla pandemia anche i rischi aumentano. L'Interpol lancia l'allarme
LIONE - In tempi di pandemia, le app per gli incontri hanno fatto registrare un prevedibile boom di utenti, innescato dagli effetti dei diversi lockdown e dalle varie misure di distanziamento sociale imposte per arginare la diffusione del coronavirus. Un boom che - avverte l'Interpol - ha spalancato nuove porte a chi fa della truffa il proprio mestiere.
La polizia internazionale ha diramato in questi giorni un'allerta in 194 paesi in cui viene spiegato il modus operandi adottato da questi truffatori una volta stabilita una nuova connessione attraverso l'applicazione.
Quando il rapporto fra le due parti diventa regolare, sviluppando quindi un certo grado di fiducia, inizia la fase in cui si cerca di convincere la vittima a prendere parte a un possibile investimento insieme, tramite qualche app di trading. Viene aperto un account e inizia così il percorso, con "l'amico/a" in questione che segue il tutto, supportando la frode con schermate e domini fasulli (con nomi simili a siti reali), fino al giorno in cui i contatti si interrompono bruscamente e la vittima si ritrova bloccata e impossibilitata nell'accedere al proprio account.
Truffe di questo genere, riferisce l'Interpol, sono state segnalate recentemente in molti paesi, motivo per cui la polizia internazionale invita a essere sempre molto attenti quando si instaura una nuova relazione virtuale. Un fenomeno che, con la pandemia di Covid-19, è per molti diventata un'importante valvola di sfogo dalla solitudine del lockdown.
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