Domani l'oppositore tornerà in aula, questa volta per un caso di diffamazione
MOSCA - La Corte di Strasburgo ha dato il via all'esame del ricorso presentato da Alexei Navalny contro la Russia per non aver condotto un'inchiesta efficace sul suo avvelenamento lo scorso agosto. Il ricorso presentato lo scorso anno è stato comunicato al governo russo.
Nel ricorso l'oppositore sostiene di essere stato avvelenato con un agente chimico a cui hanno accesso solo i servizi dello Stato e che nonostante la richiesta di aprire un'inchiesta da parte di un suo associato le autorità russe non hanno condotto un'indagine efficace sul tentativo di assassinarlo.
La richiesta di aprire un'inchiesta è stata fatta lo stesso giorno in cui Navalny è stato avvelenato, ma tra il settembre e l'ottobre del 2020 per due volte le autorità inquirenti hanno chiuso l'indagine affermando di non aver ricevuto informazioni oggettive che era stato commesso un crimine contro Navalny.
Entrambe le decisioni sono state annullate e le indagini estese. Attualmente, dice il Consiglio d'Europa, alla Corte di Strasburgo pendono altri 21 ricorsi che riguardano Navalny, nove dei quali già comunicati al governo russo. Inoltre la Corte ha già emesso sette sentenze di condanna nei confronti della Russia per varie violazioni dei diritti dell'oppositore russo.
Sei di queste condanne sono definitive, mentre l'ultima pronunciata nel novembre scorso lo diventerà il 10 febbraio se le parti non domandano un rinvio del caso alla Grande Camera.
Navalny in aula per un caso di diffamazione - Alexei Navalny sarà portato domani al tribunale Babushkinsky di Mosca per l'udienza sul caso di diffamazione contro un veterano della Seconda guerra mondiale. Lo ha detto alla TASS la portavoce del tribunale Alexandra Savelyeva. «Navalny sarà portato in aula per partecipare personalmente all'udienza», ha detto.
Secondo l'accusa, Navalny il 2 giugno ha caricato un video su un canale Telegram e una pagina Twitter in cui il veterano della Seconda guerra mondiale Ignat Artyomenko esprimeva la sua posizione civica a sostegno degli emendamenti alla Costituzione.
Navalny avrebbe espresso commenti volutamente falsi che danneggiano l'onore e la dignità del veterano e minano la sua reputazione, causandone così la sofferenza. Navalny si dichiara innocente. L'articolo sulla diffamazione prevede una multa o lavori sociali obbligatori.
Il monito di Navalny - «Possono mantenere il potere, usandolo per un guadagno personale, solo contando sulla nostra paura. Ma noi, avendo superato la paura, possiamo liberare la nostra patria da una manciata di ladri usurpatori. E facciamolo. Siamo obbligati a farlo. Per voi stessi e per le generazioni future. La verità è dalla nostra parte. Siate liberi» ha scritto Navalny in un post sul suo blog.