Continua l'uso indiscriminato della forza da parte degli agenti per sedare i cortei di protesta in diverse città
YANGON - Una manifestante sarebbe stata colpita e uccisa dagli spari esplosi dagli agenti della polizia birmana, intervenuti per sedare una sfilata di protesta contro il colpo di stato militare.
Stando a quanto riportato dal Guardian, continua quando l'escalation di violenza della polizia che non esita a utilizzare gas lacrimogeno, proiettili di gomma e idranti.
Gli agenti hanno accolto in maniera furibonda i cortei, pacifici, che sfilavano nelle città di Yangon, Mandalay e Monywa. Sono diverse le immagini di violenza diffuse via social che mostrano agenti infierire su persone a terra e puntare minacciosamente le loro armi verso i passanti.
Non è chiaro quante persone siano state arrestate ma, a oggi, i fermati in tutto il paese sono almeno 700.