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PAESI BASSIUn attacco diretto «a chi lavora da un anno per salvarci»

03.03.21 - 17:55
La condanna delle autorità olandesi contro quanto accaduto a Bovenkarspel questa mattina
keystone-sda.ch (KOEN VAN WEEL)
Un attacco diretto «a chi lavora da un anno per salvarci»
La condanna delle autorità olandesi contro quanto accaduto a Bovenkarspel questa mattina
L'esplosione di un ordigno, poco prima delle 7, ha danneggiato un centro di analisi per i test Covid. Fortunatamente senza provocare vittime o feriti.

BOVENKARSPEL - Un attacco «folle» e «del tutto inaccettabile». C'è grande rabbia tra le autorità dei Paesi Bassi per quanto accaduto questa mattina presto a Bovenkarspel, dove un ordigno esplosivo ha danneggiato un centro per le analisi dei test Covid.

«È ormai da un anno che la nostra vita è nelle mani delle persone che lavorano in prima linea» contro il virus «e ora accade questo. È follia», ha scritto in un tweet il ministro della Salute olandese Hugo de Jonge. Sugli stessi toni si è espresso pure il premier Mark Rutte che - riporta De Telegraaf - ha definito «terribile» il gesto che ha preso di mira «proprio quelle persone che lavorano senza sosta per farci stare al sicuro» contro il coronavirus.

L'esplosione
Erano le 6.55 quando l'ordigno - costituito da un piccolo tubo di metallo, di una decina di centimetri, contenente del materiale esplosivo - è esploso, per fortuna senza provocare feriti né vittime.

La deflagrazione ha però distrutto le finestre dell'edificio, nel quale vengono ogni giorno analizzati fino a 800 campioni. Le autorità stanno indagando sui possibili responsabili del gesto e, stando ai primi accertamenti, l'ipotesi degli inquirenti è che il centro di analisi fosse proprio l'obiettivo dell'attentato.

Un "terrorismo" anti lockdown
Altre installazioni di questo tipo sono state colpite nei mesi scorsi e per questo la polizia sembra orientata anche in questo caso verso la pista del "terrorismo" anti lockdown in cui sembrano essere sfociate le proteste, sempre più violente, di chi non crede alla pandemia in corso. Un fenomeno quindi innescato dalle restrizioni e che - come spiegato da un funzionario dei servizi di intelligence olandesi, citato dal Business Insider - e difficile da arginare e prevedere in quanto «spesso si tratta di folli che agiscono in solitaria».

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