Nelle prossime ore si saprà se l'ex poliziotta Kim Potter verrà incriminata per la morte di Daunte Wright
MINNEAPOLIS - Terza notte di proteste a Brooklyn Center, in Minnesota, in seguito alla morte di Daunte Wright, l'afroamericano di 20 anni morto dopo essere stato fermato dalla polizia.
Kim Potter, l'agente accusata di aver ucciso Wright, ha presentato una lettera di dimissioni dal corpo di polizia di Brooklyn Center. Prima del tragico episodio aveva servito nel locale dipartimento per 26 anni. Una decisione sulla sua possibile incriminazione dovrebbe arrivare nelle prossime ore, ha dichiarato alla Cnn il procuratore pubblico della contea di Washington, Pete Orput.
Anche la scorsa notte centinaia di persone hanno sfidato il coprifuoco e gli agenti in assetto anti-sommossa. Le proteste sono iniziate pacificamente ma poi sono degenerate, specialmente nella zona della stazione di polizia. Gli agenti hanno fatto ricorso allo spray al peperoncino e ai lacrimogeni, dopo essere stati bersagliati con bottiglie d'acqua e altri oggetti. Sono circa 60 le persone fermate.
Lo sceriffo della contea di Hennepin David Hutchinson ha dichiarato di comprendere la rabbia per quanto accaduto, ma «non possiamo avere persone che danneggiano le nostre comunità e che feriscono gli uomini e le donne che sono pagati per proteggerle». Alle 22 ora locale, quando il coprifuoco è entrato in vigore, solo poche dozzine di persone erano presenti ancora nelle strade.