Ha perso la vita anche l'assalitore, fermato da altri agenti di polizia che hanno aperto il fuoco
Non è escluso che si tratti di terrorismo: secondo alcune fonti di polizia, l'uomo avrebbe urlato «Allah Akbar»
RAMBOUILLET - Una funzionaria di polizia è stata accoltellata fatalmente a Rambouillet, nella regione di Parigi, da un individuo che è poi stato ucciso dagli altri agenti presenti sul posto.
Lo hanno reso noto fonti di polizia, riprese dall'emittente BFM-TV, che ha precisato che la poliziotta stava lavorando al commissariato locale quando è stata aggredita alle spalle, attorno alle 14,30.
L'assalitore, armato di uno o più coltelli, è stato poi raggiunto da alcuni colpi d'arma da fuoco sparati dagli altri agenti, ed è morto dopo qualche minuto.
Dalle prime informazioni che sono emerse, l'uomo era un cittadino tunisino 37enne che - a detta dei sindacati di polizia - avrebbe gridato «Allah Akbar» al momento dell'attacco. Inoltre, «non era schedato fra le persone a rischio radicalizzazione» ed era «incensurato», indicano fonti giornalistiche locali.
L'inchiesta sull'assassinio della poliziotta, che aveva 49 anni e lavorava come agente da oltre 20, è stata affidata alla procura antiterrorismo.
Sul posto, oltre al ministro dell'Interno Gérald Darmanin è atteso anche il premier Jean Castex, che ha nel frattempo espresso i propri pensieri su Twitter. «La Repubblica ha perso una delle sue eroine di tutti i giorni, per un gesto barbaro e di un'infinita viltà.
«Ai suoi familiari - ha aggiunto il premier - voglio esprimere il sostegno della nazione intera. Alle nostre forze di sicurezza, voglio dire che condivido la loro emozione e la loro indignazione».