Le autorità vogliono proseguire nella via del dialogo con i promotori delle manifestazioni
BOGOTÀ - Il presidente colombiano Iván Duque ha presieduto un incontro con i governatori del Paese al termine del quale è stata confermata la volontà di dialogo con i promotori delle proteste antigovernative cominciate il 28 aprile, mentre ha creato allarme l'annuncio dell'Ufficio del Difensore civico secondo cui il numero degli scomparsi è aumentato a 548.
Un rapporto diffuso ieri ha anche precisato che fino al 7 maggio il bilancio dei morti è di 25 civili e un capitano della polizia, mentre i feriti sono stati 405, di cui 41 appartenenti alle forze di sicurezza.
Questo nuovo bilancio inasprisce quello diffuso il giorno prima dalla direttrice dell'Unità di ricerca delle persone scomparse (Ubpd), Luz Marina Monzón, che aveva fissato a 379 il numero degli scomparsi in manifestazioni, marce e sit-in svoltisi in numerose città colombiane.
La via del dialogo
Al termine della riunione del capo dello Stato con gli amministratori regionali, il governatore di Cundinamarca, Nicolás García, ha annunciato l'apertura di nuovi spazi di dialogo regionale con le comunità locali e con altri settori sociali.
Rinnovando l'appello ai manifestanti a sospendere i blocchi stradali che impediscono il flusso delle merci, Garcia ha indicato che fra i temi che si intendono discutere per mettere fine alle proteste vi sono la riattivazione sicura dell'economia, la generazione di posti di lavoro, il coinvolgimento dei giovani e delle comunità etniche, il benessere sociale e la protezione dei più vulnerabili.