Rémy Daillet è stato fermato in Malaysia alla scadenza del suo permesso di soggiorno
KUALA LUMPUR - È stato arrestato il presunto basista del rapimento della piccola Mia, la bambina rapita lo scorso mese di aprile e poi ritrovata un paio di giorni dopo in una casa occupata nel canton Vaud.
I media francesi riferiscono che Rémy Daillet, figura di rilievo del movimento complottista in Francia, è stato fermato sabato mattina in Malaysia, dove risiede, per un motivo del tutto slegato dal caso francese: il suo permesso di soggiorno nel Paese asiatico è scaduto.
Daillet era il destinatario di un mandato di arresto internazionale, spiccato quando gli inquirenti francesi lo avevano sospettato di aver progettato l'operazione nella quale Mia è stata prelevata da casa della nonna. Resta però da capire se la Malaysia, che ha accettato di collaborare con le autorità francesi, concederà l'estradizione. Le due nazioni non hanno firmato un trattato di estradizione.
Daillet è accusato di aver organizzato il rapimento e di averlo finanziato economicamente. Ai microfoni di Bfmtv aveva dichiarato che non considerava un rapimento quello di Mia, «ma della restituzione di una bambina alla madre, dietro sua richiesta». Lo scrittore ed ex politico, fondatore del movimento al quale appartengono alcuni degli imputati nel caso, aveva aggiunto che «c'è inquietudine nella popolazione a causa di numerosi collocamenti abusivi».