La procura di Genova ha avviato un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti
GENOVA - Non ce l'ha fatta Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante, in provincia di Genova, ricoverata da sabato in un ospedale del capoluogo ligure dopo essere stata colpita da una trombosi al seno cavernoso. Non sono serviti gli interventi chirurgici a cui è stata sottoposta, per la rimozione del trombo e la riduzione della pressione intracranica. La famiglia ha disposto la donazione degli organi.
Il cordoglio - «Purtroppo, poche ore fa, Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere» ha dichiarato la sindaca Valentina Ghio. «L'amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza scomparsa oggi. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla». Anche il presidente della Regione Liguria ha espresso la sua vicinanza alla famiglia.
Vaccinata con AstraZeneca - Camilla, lo scorso 25 maggio, era stata vaccinata contro il coronavirus con il preparato di AstraZeneca nel corso dell'open day dedicato agli over 18. «Il nostro piano vaccinale va avanti» ha dichiarato Toti. «Se il Comitato tecnico scientifico (Cts) deciderà che questo vaccino non va bene vorrei semplicemente venisse fatta una comunicazione univoca e chiara. Deve finire il tempo delle raccomandazioni vaghe che di fatto lasciano la responsabilità alle Regioni. Aifa (l'Agenzia italiana del farmaco, ndr), ministero della Salute e Cts devono prendere una posizione netta».
L'inchiesta - La procura di Genova ha aperto un'inchiesta per chiarire le circostanze del decesso e se si sia trattato di un errore medico. Il procuratore capo Francesco Cozzi ha annunciato un'indagine per omicidio colposo contro ignoti, con richiesta della documentazione che riguarda sia il vaccino che l'accesso al pronto soccorso, le dimissioni e il nuovo ricovero.
Il doppio ricovero - La 18enne si era infatti recata all'ospedale di Lavagna il 3 giugno, lamentando fotofobia e cefalea. Una Tac cerebrale e un esame neurologico avevano dato esito negativo, così è stata rimandata a casa. Due giorni dopo le sue condizioni si sono aggravate: Martina presentava difficoltà motorie. La nuova Tac, effettuata all'ospedale San Martino di Genova, ha dato «esito emorragico», con il conseguente trasferimento nel reparto di Neurochirurgia.