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ITALIAArrivati con furore da tutta Europa, tornano a casa perché non hanno più cibo

19.08.21 - 11:00
Nella notte centinaia di festaioli hanno abbandonato il rave abusivo in provincia di Viterbo ed è iniziato lo sgombero
Foto Lettore tio.ch
Arrivati con furore da tutta Europa, tornano a casa perché non hanno più cibo
Nella notte centinaia di festaioli hanno abbandonato il rave abusivo in provincia di Viterbo ed è iniziato lo sgombero

ROMA - Una morte, diversi casi di coma etilico e molestie sessuali. Lo Space Travel, il rave party vicino a Viterbo nel Lazio iniziato cinque giorni fa, sta forse giungendo al termine. Ieri notte diverse centinaia di persone hanno abbandonato il campo sui bordi del lago di Mezzano. Molti si sono addormentati per strada, altri cercano cibo.

Era iniziato nella notte tra il 13 e il 14 agosto e secondo gli organizzatori sarebbe dovuto durare 10 giorni. Ma i festaioli non hanno retto e quelli arrivati senza troppe attrezzature per accamparsi, hanno finito il cibo. Inoltre, a fare da sfondo ai quasi 10mila partecipanti, la morte di un ragazzo di 25 anni, annegato nel lago e ritrovato il giorno seguente, a Ferragosto. E quattro ragazzi in come etilico e alcuni casi di molestie.

Dispersi tra le case - Il sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili, limitrofo al campo di trenta ettari occupato dai giovani, ha spiegato a Il Fatto Quotidiano che «hanno lasciato il rave quelli meno organizzati, senza camper e senza roulotte». Si sono diretti nei paesi vicini al raduno e hanno aspettato che i mezzi di trasporto pubblico ricominciassero a funzionare per poter tornare a casa.

Le forze dell’ordine, nonostante l’ingente schieramento e le forti polemiche dal mondo politico, non avevano potuto fermare il rave e si erano limitate a registrare i nomi dei partecipanti.

Ma questa mattina, con il forte deflusso avvenuto nella notte, sono rimaste sul campo circa 250 persone con un centinaio di mezzi, che la polizia ha invitato ad allontanarsi.

Secondo la questura di Viterbo non si sono registrate particolari criticità: «L’attività di mediazione in corso dall’inizio dell’evento, unita al monitoraggio delle zone di accesso ha consentito un allontanamento controllato dei partecipanti».

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