Lo scatto è diventato virale. E pare la sintesi di una realtà che, nonostante i proclami, vede le donne come il nemico
KABUL - A scanso di equivoci, lo diciamo subito: non c'è notizia, ma si tratta di un'immagine che parla. Che dice tanto e altrettanto fa dire mentre, come sta accadendo da ore, si diffonde sempre più attraverso i social network, rimbalzando dalle bacheche di Facebook alle timeline di Twitter.
Lo scatto, pubblicato dall'agenzia Reuters, mostra un soldato delle forze speciali talebane che imbraccia un americanissimo fucile d'assalto M16, puntato ad altezza d'uomo. O meglio sarebbe dire ad altezza donna, dato che dall'altro lato del collimatore si trova proprio una signora, "armata" di una bottiglietta d'acqua e del suo sguardo, celato dietro un paio di lenti scure ma impassibile, nonostante la minaccia.
La cornice è quella delle proteste che da giorni ormai vanno regolarmente in scena nelle strade di Kabul e che le milizie talebane, nonostante i grandi proclami dopo il ritorno al potere, stanno reprimendo facendo ricorso a metodi che sono da sempre il loro marchio di fabbrica. Botte, frustate e armi cariche e puntate. La giornalista di TOLOnews Zahra Rahimi ha condiviso l'istantanea sul proprio account di Twitter, innescando centinaia di reazioni e risposte. Per qualcuno è già «la foto dell'anno», per tanti «quella donna è incredibile». Così come «il suo coraggio». «Peccato che i soldati dell'esercito afghano non ne avessero altrettanto», scrive qualcun altro.
Certo, la "frusta" dei talebani non si abbatte solo sulle donne, ma proprio le donne sembrano essere ancora il "nemico" naturale del regime che comanda il nuovo Emirato Islamico dell'Afghanistan. Quello che si annunciava, sorprendendo il mondo intero, più aperto e moderato. Inclusivo; questa la parola scelta e ripetuta dopo la presa di Kabul dello scorso 15 agosto. Quello che neanche 48 ore fa ha annunciato la formazione (non completa) del proprio governo di transizione. Così inclusivo che di donne non ce ne sono.