Si scambiavano lettere. La donna scoperta per aver compatito l'attentatore in una conversazione con i colleghi
HALLE - Uno scambio epistolare romantico, pena nei confronti del terrorista chiuso in carcere e una tendenza alle teorie del complotto. Una poliziotta di Halle-Anhalt è stata licenziata per aver intrattenuto una relazione con il l'estremista di destra che nel 2019 aveva tentato una strage alla sinagoga di Halle, uccidendo due persone.
Stando all'inchiesta sarebbe stata la donna, di 20 anni circa, a contattare l'uomo, 29enne. Gli avrebbe confessato di credere a un possibile monopolio del potere ebraico. Inoltre, secondo la Mitteldeutsche Zeitung l'ormai ex poliziotta avrebbe anche confessato i suoi sentimenti in una lettera all'attentatore.
Per gli esperti questo potrebbe essere un raro caso di Sindrome di Bonnie e Clyde, o ibristofilia, dove una persona si sente attratta dai criminali, e più in particolare da chi ha commesso crimini violenti o assassini. Un'indagine è al momento in corso per chiarire se e quali posizioni estremiste di destra potrebbe avere la donna e fino a che punto, contattando il terrorista, abbia violato la legge sui dipendenti pubblici.
Lo scambio di lettere sarebbe venuto alla luce perché in una conversazione con i colleghi, la donna avrebbe minimizzato gli atti perpetrati da Stephan Balliet a ottobre 2019. Il neonazista di Mansfeld-Südharz era stato condannato all'ergastolo alla fine del 2020 per aver preso di mira una cinquantina di fedeli che stavano celebrando la Yom-Kippur, la più importante celebrazione ebraica, in una sinagoga e aver ucciso due persone.