Nell'incidente che si è verificato domenica hanno perso la vita otto persone, di cui anche un bambino
MILANO - Piccolissimi pezzi del motore e anche piccoli pezzi di ciò che rimane dei cadaveri: è quanto trovato oggi dai Vigili del fuoco, dopo lo scavo effettuato sul punto d'impatto dell'aereo precipitato domenica su una palazzina in ristrutturazione nella periferia di Milano, al confine con San Donato Milanese.
I tecnici hanno lavorato tutta la mattina con un escavatore, nell'area di pochi metri quadrati immediatamente adiacente al palazzo sventrato, dove si vedeva il cratere provocato dall'aereo caduto in picchiata a 300 km orari.
Al momento si ipotizza che lo stallo del motore potrebbe aver causato l'incidente, ma non si può escludere nemmeno un malore del pilota o un errore umano che possono aver contribuito a far precipitare il Pilatus. Analisi in corso pure sul fronte della manutenzione dell'aereo, oltre che bisognerà verificare un eventuale malfunzionamento del motore.
La sala radar, accortasi dell'anomalia della variazione di rotta, aveva contattato il Pilatus: Dan Petrescu ha risposto spiegando che stava effettuando una "deviazione", una "little deviation", e successivamente ha chiesto quello che in gergo tecnico si chiama un "vettore", ossia spazio e coordinate probabilmente per rientrare all'aeroporto, ma senza segnalare emergenze per avaria, maltempo o incendio.