Un portavoce del gruppo: «Abbiamo cercato di fermarlo, ma ha riso»
KABUL - Un alto comandante militare talebano è stato ucciso nel tentativo di rispondere all'attentato suicida e con armi da fuoco sferrato ieri dall'Isis contro un ospedale nella capitale afghana Kabul. Lo hanno riferito le autorità.
Dopo la presa del potere in agosto i talebani stanno tentando di dare stabilità al Paese, dove però nelle ultime settimane si è registrata una serie di sanguinosi attacchi rivendicati dai rivali dell'Isis-Khorasan (Is-K). Ieri, nell'assalto all'ospedale militare Sardar Daud Khan sono morte almeno 19 persone; tra loro Maulvi Hamdullah, detto Mokhlis, un membro del braccio armato della Rete Haqqani, un gruppo islamico di insurrezionalisti vicino ai talebani, e un ufficiale delle forze speciali del Badri Corps.
"Quando ha saputo che l'ospedale era sotto attacco - ha raccontato un portavoce dei talebani - Maulvi Hamdullah, comandante del corpo di Kabul, si è immediatamente precipitato sul posto. Abbiamo cercato di fermarlo, ma ha riso. In seguito abbiamo scoperto che si era sacrificato in una lotta corpo a corpo all'ospedale".
Sono emersi, intanto, nuovi dettagli sull'azione contro l'ospedale militare di Kabul. L'attacco è iniziato quando un attentatore suicida si è fatto esplodere vicino all'ingresso della struttura prima che il commando armato facesse irruzione nell'ospedale. In risposta, l'esercito talebano ha schierato le forze speciali sul tetto dell'edificio con un elicottero sottratto all'ex governo afghano sostenuto dagli Stati Uniti.
In un comunicato diffuso sui suoi canali Telegram, l'Isis-K ha poi affermato che "cinque combattenti del gruppo dello Stato Islamico hanno effettuato attacchi coordinati simultanei". Il portavoce dei talebani Zabiullah Mujahid aveva minimizzato il bilancio delle vittime e aveva detto che l'attacco era stato sedato in 15 minuti grazie al pronto intervento delle loro forze armate.