La Corte Suprema ha decretato il blocco delle attività fino al 3 dicembre
NEW DELHI - L'inquinamento è risalito a livelli preoccupanti oggi a New Delhi, con una fitta coltre di smog che ricopre la megalopoli provocando scarsa visibilità e notevoli difficoltà respiratorie a chi sta all'aperto.
Il peggioramento della situazione, con l'AQI, l'indice che misura la qualità dell'aria, che ha toccato il livello altamente pericoloso di 500 ha indotto la Corte Suprema a intervenire nuovamente, e a imporre lo stop per i tutti i cantieri edili nella capitale fino al 3 dicembre.
La settimana scorsa, Aditya Dubey, un attivista ambientalista di 18 anni, che si batte da tempo contro l'inquinamento, si è rivolto alla Corte Suprema chiedendo di essere protetto nel suo "diritto a respirare"; la massima autorità giudiziaria indiana ha risposto ordinando nella capitale la chiusura di tutte le scuole, la sospensione degli spostamenti non essenziali, e il blocco di undici centrali elettriche alimentate a carbone, fino alla fine di novembre.
A seguito del blocco dei cantieri deciso oggi, il governatore di Delhi Arwind Kejrival ha annunciato che lo Stato pagherà a tutti i lavoratori del settore, circa 200 mila operai, 5000 rupie, quasi 66 euro, per coprire il mancato guadagno.