La tragedia ha avuto luogo ieri sera sull'Etna, durante una bufera
CATANIA - Al termine di una lunga missione di soccorso avvenuta ieri sera sull'Etna, con un escursionista che è stato tratto in salvo a 2'246 metri di quota, un 47enne soccorritore ha purtroppo perso la vita.
La notizia è stata data dal Soccorso alpino e speleologico siciliano (Sass), di cui l'uomo era membro.
«Le operazioni di soccorso, iniziate intorno alle ore 11,30 si sono concluse per il ferito verso le ore 19,30, ora in cui ha raggiunto l’ambulanza», ha spiegato il Sass, che ha condiviso la notizia del lutto. «Alcune squadre del Soccorso alpino e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza - i tecnici che avevano effettuato la prima parte del recupero, fortemente provati dagli sforzi - stavano ancora tentando, a quell’ora, di raggiungere il luogo di rientro, procedendo nella bufera, nella completa oscurità».
Tra loro anche il 47enne, che ad un certo punto «accusava un malore tale da impedirgli di proseguire». L'uomo è quindi stato trasportato in barella, dai compagni, fino al luogo di rientro, dove però i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Non è chiaro se il malore sia stato causato dallo sforzo intenso delle ore precedenti, al lavoro in condizioni climatiche pessime tra gelo, vento, nebbia e neve. D'altronde, sembrerebbe che anche altri colleghi del team si siano sentiti male: in particolare ci sarebbero stati alcuni casi d'ipotermia. «I colleghi che erano con lui sono molto provati» hanno spiegato al quotidiano La Stampa dal Soccorso alpino, «dover recuperare il corpo di un loro amico è stata una cosa molto dolorosa».
L'intervento si era reso necessario per recuperare un escursionista che, nonostante fosse attrezzato in modo corretto, era scivolato in un canalone sul versante orientale dell'Etna, provocandosi la frattura di una gamba. Nonostante il maltempo, i soccorritori erano riusciti a mettere l'uomo in sicurezza, quando poi è avvenuta la tragedia.