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FranciaÉric Zemmour si è candidato come presidente. YouTube lo ha oscurato e i media denunciato

03.12.21 - 09:30
Il saggista di estrema destra ha violato i diritti di autore e d'immagine. In totale potrebbe dover pagare 400'000 euro
Afp
Éric Zemmour si è candidato come presidente. YouTube lo ha oscurato e i media denunciato
Il saggista di estrema destra ha violato i diritti di autore e d'immagine. In totale potrebbe dover pagare 400'000 euro
Per giustificarsi, il suo team ha affermato di essere protetto dal "fair-use" un principio del diritto americano che non ha valore in Francia

PARIGI - Violazione dei diritti di autore e dell'immagine. Violenza. Il video di candidatura alle presidenziali francesi del 2022 di Éric Zemmour ha generato non poca polemica. Da un lato giornalisti e case cinematografiche sono pronte a denunciare il candidato di estrema destra, dall'altro YouTube ha vietato la visione della clip a tutti i minori di 18 anni.

Il 30 novembre veniva trasmesso in diretta il video di candidatura ufficiale di Éric Zemmour. Dura dieci minuti. Il suo, è un discorso che vuole denunciare lo stato in cui versa la Repubblica, abitata dalla violenza, dall'insoddisfazione e dalla povertà. Indica come colpevoli la mancanza di una politica severa sull'immigrazione, l'islamologia e, per quanto riguarda l'educazione, la presenza di pedagoghi che parlano d'identità di genere.

Per dare corpo alle sue parole, il candidato "gollista-bonapartista" ha utilizzato immagini di film, persone e media senza chiederne l'autorizzazione. Per questo, già pochi minuti dopo la diffusione del video, sono iniziate a piovere lamentele e prese di posizione anche forti. Ad esempio, la casa di produzione Gaumont è pronta a denunciare Zemmour perché in quei dieci minuti appaiono le immagini di due film di cui è proprietaria: "Un singe en hiver" e "Jeanne d'Arc".

Poi ci sono France24, LeParisien, l'Istituto nazionale di audio-video e France3, il cui redattore capo Jean-Philippe Tranvouez ha scritto su Facebook: «Ciò che mi ha lasciato senza parole non è tanto l'uso fraudolento del nostro lavoro, quanto il discorso in voice over del signor Zemmour sulle nostre immagini. Cito: "Dobbiamo smettere di lasciare che i nostri figli ascoltino pedagoghi egualitari e dottori stranamore con le loro teorie di genere e di 'islamo-gauchisme'". Una frase sulla quale ci sono le immagini di un reportage che si intitola 'Omofobia: portare un cambiamento a scuola'». Il succo della questione, spiegata da LeParisien: «Le nostre immagini non devono essere strumentalizzate per scopi politici».

Il Quotidien stima che Éric Zemmour dovrà pagare 100'000 euro di danni per violazione dei diritti di autore e d'immagini solo nei confronti dei media, mentre da Gaumont la somma potrebbe aggirarsi intorno ai 300'000. Diversi media francesi hanno affermato che devolveranno quei soldi in beneficenza ad associazioni per l'immigrazione. Dal canto suo, il team del candidato ha fatto sapere che tutto è in regola. Un portavoce ha spiegato che sono protetti dal "fair-use", un principio del diritto americano che permette di estrarre e utilizzare clip di pochissimi secondi senza doverne chiedere i diritti, ma che in Francia non ha nessun valore.

In più di questo, YouTube ha oscurato il video di candidatura di Zemmour a tutti i minori di 18 anni, perché contiene delle immagini violente. È necessario fornire al portale un documento d'identità o una carta di credito per confermare la propria età. Non è escluso che la piattaforma elimini del tutto il contenuto, in quanto non è in linea al suo regolamento.

Il candidato all'Eliseo inoltre ha dichiarato che il suo amore per la Svizzera, lodandola per la sua democrazia diretta e per il fatto che i figli d'immigrati che nascono su suolo confederato, non hanno automaticamente la nazionalità. «Voglio adottare lo stesso principio in Francia attraverso una votazione popolare sull'immigrazione».

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