Il piccolo Rayan, caduto martedì in una fossa profonda 60 metri, al momento starebbe bene. I soccorsi sono al lavoro
CHEFCHAOUEN - Soccorsi mobilitatisi in forze e un'attenzione mediatica nazionale per un incidente, avvenuto in Marocco, e che porta alla memoria la tragedia italiana del piccolo Alfredino in quel di Fiumicino, diversi anni fa.
Siamo a Tamorot - nella provincia di Chefchaouen - e dalla serata di martedì, sul fondo di una fossa idrica profonda 60 metri, ci è finito un bimbo di 5 anni di nome Rayan.
Al momento, riportano i media marocchini, il piccolo sarebbe in buone condizioni - con solo alcune escoriazioni al capo - e starebbe ricevendo nutrienti, acqua e ossigeno attraverso dei tubi.
La strategia di salvataggio adottata dalla protezione civile marocchina è quella di scavare il più possibile attorno al pozzo, cercando di creare una nuova galleria d'accesso per soccorrerlo, facendo al contempo attenzione a non travolgerlo o causare frane.
Due tentativi di raggiungerlo, calando un uomo nel pozzo, sono falliti a causa della carenza di ossigeno e la strettezza dell'intercapedine.