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FRANCIAConvoglio della libertà francese, in trenta sono già stati fermati

08.02.22 - 12:18
Il gruppo fondato su Facebook conta quasi 300mila membri. Per domani sono previste altre partenze da quattro città
Afp
Convoglio della libertà francese, in trenta sono già stati fermati
Il gruppo fondato su Facebook conta quasi 300mila membri. Per domani sono previste altre partenze da quattro città
Per il ministero degli Interni non ci sono ancora i numeri perché nella capitale venga attivato un dispositivo importante che impedisca il blocco delle strade

PARIGI - In trenta già fermati. I convogli sono in partenza, ma non ci sono ancora cifre indicative sulla partecipazione. A Parigi il ministro dell'Interno non ha ancora dato il via libera a un blocco con controlli a tappeto, ma non è escluso. La «voglia di libertà» canadese ha contagiato anche la Nuova Zelanda e il Belgio, con camion partiti questa mattina presto.

Fino a venerdì, la strada è lunga, ma c'è chi sta già scaldando i motori. Su esempio di Ottawa, in Francia è stato organizzato un movimento battezzato "Le convoi de la liberté", che su Facebook raggruppa più di 250mila membri. Creato a fine gennaio, i partecipanti intendono convergere a Parigi l'11 febbraio e guidare poi fino a Bruxelles il 14. Non è ancora chiara la reale ampiezza del convoglio, ma questa mattina in diversi si sono messi in strada e già in trenta, riportano i media francesi, sono stati fermati. Le forze dell'ordine hanno indicato che i fermi si sono svolti nella calma.

Subito, sul gruppo, i partecipanti sono stati invitati a non attaccare adesivi e bandiere ad auto, camion e moto prima dell'arrivo nella capitale, così da scongiurare eventuali nuovi stop. Per domani sono previste partenze da Bayonne, Nizza, Strasburgo e Cherbourg. Chi è partito oggi, arriva soprattutto dal sud o dall'ovest dell'Esagono. Parallelamente al gruppo principale, se ne stanno organizzando altri più specifici, come quello dei motociclisti, che conta quasi 12mila membri.

Intanto, altri gruppi si stanno formando su Facebook. Uno di questi si chiama "Gruppo di coordinazione anti-convoglio" e che conta 78 membri. L'obiettivo è «fare in modo che non facciano danni» quelli del "Convoglio della libertà".

A livello istituzionale tutto è fermo. Degli agenti controllano già le strade, ma, come dichiarato questa mattina dal ministro dell'Interno Gérald Darmanin, non ci sono ancora dati che indicano una partecipazione tale da attivare una risposta in forze all'entrata di Parigi. La situazione viene valutata man mano che si sviluppa. Intanto, sono stati condivisi video di un convoglio belga e ieri degli svizzeri che cercavano di organizzare una manifestazione simile a Berna, sono stati fermati.

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