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SVEZIAE così la Svezia depennò i tamponi

09.02.22 - 19:06
Da oggi li possono fare solo le persone a rischio e chi lavora nella sanità, il governo: «Spesa non più giustificabile»
Getty/AFP
E così la Svezia depennò i tamponi
Da oggi li possono fare solo le persone a rischio e chi lavora nella sanità, il governo: «Spesa non più giustificabile»

STOCCOLMA - Tamponi esclusivamente per le persone a rischio o per chi lavora in ospedali, case di cura e case per anziani. Agli altri, anche se sintomatici, l'invito di restare – semplicemente – a casa propria.

Con questa nuova misura, introdotta a partire dalla giornata di oggi, la Svezia ha voluto così cambiare radicalmente il modo in cui ci si approccia al virus e alla pandemia rimuovendo una delle sue chiavi di volta: il test.

Il motivo è da ricercare nella variante Omicron, fortemente contagiosa e molto meno pericolosa, tanto da non giustificare più l'impegno logistico ed economico. Smantellati quindi i centri di testing così come i centri drive-in. Nelle farmacie restano però acquistabili i test fai-da-te.

«Siamo arrivati al punto in cui i costi e l'importanza dei tamponi su larga scala non sono ormai più giustificabili», ha commentato ai media svedesi la direttrice responsabile della Sanità pubblica Karin Tegmark Wisell, «con i numeri che abbiamo ora, si parla di circa mezzo miliardo di corone a settimana (circa 50 milioni di franchi, ndr.) per un bilancio mensile di più di 2 miliardi (più di 200 milioni di franchi)». Una spesa, questa, che «potrebbe essere meglio impiegata altrove», conferma Wisell.

Oltre a questa novità, il Paese scandinavo, sta continuando verso la riapertura totale rimuovendo tutte le restrizioni Covid, nella gran felicità generale, soprattutto dei più giovani. Alle persone non vaccinate, però, resta sconsigliato il frequentare spazi pubblici.

La Svezia, lo ricordiamo, dall'inizio della pandemia ha adottato una politica più lassa per quanto riguarda le restrizioni rispetto a praticamente tutti le altre nazioni europee. Al momento, anche Danimarca e Norvegia sono entrambe praticamente senza misure restrittive. Dal 6 marzo Oslo ha annunciato lo stop ai test gratuiti che arriverà dopo una graduale riduzione dei tamponi.

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