Secondo informazioni del Financial Times Mosca avrebbe chiesto «attrezzature militari» a Pechino.
Nel frattempo Kiev ha accusato i russi di aver usato bombe al fosforo nella regione di Lugansk. Ucciso anche un giornalista americano.
Nonostante nella giornata di sabato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky abbia lasciato intravvedere uno spiraglio su una possibile soluzione negoziata del conflitto, le sirene hanno continuato a suonare in piena notte in tutta il Paese. Anche in quell'ovest finora considerato relativamente al sicuro dall'avanzata della Russia. Esplosioni sono state riportate infatti anche a Leopoli che, secondo il Kyiv Independent, è sotto attacco di missili.
Zelensky avverte la NATO: «Se non chiudete il cielo, i missili cadranno anche sul vostro territorio»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha tenuto un altro discorso stasera, in quello che ha descritto come «il 18° giorno della nostra guerra per la vita, per l'Ucraina, per l'indipendenza». Ha in primis parlato dell'attacco vicino al confine polacco, dicendo che «lì non stava succedendo nulla che potesse minacciare il territorio della Federazione Russa» e lanciando un avvertimento alla NATO: «Se non chiudete il nostro cielo, è solo una questione di tempo prima che i missili russi cadano sul vostro territorio. Sul territorio della NATO. Sulle case dei cittadini dei paesi della NATO». In seguito ha parlato di una sua visita ad un ospedale, dove oltre agli ucraini è in cura anche un soldato russo: «È nello stesso reparto con i nostri, riceve lo stesso aiuto dagli stessi medici, nonostante quello che stava facendo contro di noi, contro l'Ucraina. Ma i medici ucraini lo hanno salvato, perché sono persone, non selvaggi».
We condemn the Russian Federation’s missile attack on the International Center for Peacekeeping and Security in Yavoriv, close to Ukraine’s border with Poland. The brutality must stop.
— Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) March 13, 2022
«Un blocco nelle acque del Mar Nero»
Il Ministero della Difesa britannico ha dichiarato, nell'ultimo aggiornamento dell'intelligence, che le forze navali russe hanno stabilito un blocco a distanza nel Mar Nero, isolando completamente l'Ucraina dal commercio marittimo internazionale.
Cinquemila civili evacuati
Sono più di 5'550 le persone che sono state evacuate finora dalle città sulla linea del fronte grazie all'apertura di nove corridoi umanitari. Lo ha detto il vice primo ministro Iryna Vereshchuk in una dichiarazione video, come riporta il Guardian.
Un attacco «altamente provocatorio»
Il vice ministro degli esteri polacco Marcin Przydacz ha dichiarato all'emittente Sky News che la Polonia considera l'attacco russo di questa mattina a pochi passi dal confine come «altamente provocatorio». Oltre ad essere «vicino ai nostri confini», è «anche molto vicino a un punto di passaggio di frontiera, dove migliaia di rifugiati stanno fuggendo dall'Ucraina». Przydacz ha poi ribadito che non si tratta solo di un confine polacco, ma anche della NATO.
«La Russia ha chiesto alla Cina assistenza militare»
Mosca avrebbe chiesto assistenza militare a Pechino per sostenere l'invasione dell'Ucraina. Lo riporta il Financial Times citando fonti americane, secondo le quali Mosca avrebbe chiesto attrezzature militari e altra assistenza militare a Pechino fin dall'inizio dell'invasione. La richiesta ha suscitato preoccupazione all'interno della Casa Bianca, sollevando timori sulla possibilità che Pechino metta a rischio gli sforzi per aiutare le forze ucraine a difendere il paese. Gli Stati Uniti si sono «preparati a mettere in guardia gli alleati sulla situazione alla luce delle indicazioni che la Cina potrebbe aiutare la Russia» mette in evidenza il Financial Times, riferendo che alcuni funzionari americani hanno ricevuto indicazioni di alcune carenze nelle armi delle forze russe. (Fonte ats ans)
Putin sta «testando l'intera umanità»
Il premier britannico Boris Johnson ha detto che le «azioni barbare» perpetrate da Vladimir Putin stanno testando non solo gli ucraini, ma «tutta l'umanità». Lo ha dichiarato durante la sua chiamata con il presidente Zelensky, secondo l'agenzia PA. «I due leader hanno condannato gli omicidi di Brent Renaud e di innumerevoli ucraini innocenti, e il rapimento dei sindaci di Dniprorudne e Melitopol», ha detto un portavoce di Downing Street. «Il primo ministro ha infine detto che il Regno Unito continuerà a sostenere l'Ucraina in tutti i suoi sforzi per porre fine a questo disastroso conflitto».
Finora 31 attacchi alle strutture sanitarie
Dall'inizio della guerra in Ucraina sono stati documentati 31 attacchi all'assistenza sanitaria attraverso il Sistema di sorveglianza dell'OMS. Secondo questi rapporti, in 24 incidenti le strutture sanitarie sono state danneggiate o distrutte, mentre in cinque casi le ambulanze sono state danneggiate o distrutte. Questi attacchi hanno causato almeno 12 morti e 34 feriti, e hanno colpito l'accesso e la disponibilità di servizi sanitari essenziali. Gli attacchi continuano ad essere segnalati nonostante gli appelli alla protezione dell'assistenza sanitaria. A dirlo sono il direttore generale dell'Unicef, Catherine Russell, il direttore generale dell'Unfpa, Natalia Kanem,e il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. (Fonte ats ans)
Un giornalista cinese al centro delle attenzioni
Lu Yuguang, giornalista cinese della sede di Mosca di Phoenix TV, emittente statale di Pechino, è finito nel mirino dei social media internazionali per l'aperto sostegno all'attacco del Cremlino all'Ucraina dopo aver detto che augura «alla Russia una rapida vittoria». Lu, noto per essere un filo-russo, ha avuto un accesso privilegiato all'esercito di Mosca, riferendo liberamente dalle città sotto assedio nell'Ucraina orientale, inclusa Mariupol, girando filmati e persino intervistando i soldati. In uno dei suoi reportage, ha affermato che «i militanti a Kiev continuano a usare ostaggi come scudi umani». La copertura media di Lu lascia ipotizzare che, nonostante Pechino insista sulla sua 'vera neutralità' nel conflitto, i media statali cinesi stiano ricevendo un accesso senza precedenti all'interno dell'esercito russo, contribuendo alla diffusione di informazioni e immagini che amplificano i messaggi di Mosca. (Fonte ats ans)
Russiaʼs Armed Forces shelled a high school.
— MFA of Ukraine 🇺🇦 (@MFA_Ukraine) March 13, 2022
📍Mykolaiv#StopRussianAggression pic.twitter.com/L2zeQScmQG
Un liceo bombardato dai russi a Mykolaiv
Il Ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina ha twittato un video di quello che dice essere una scuola superiore che è stata bombardata a Mykolaiv, nel sud del Paese.
«Il tempo sta per scadere per i residenti di Mariupol»
La città portuale di Mariupol, assediata dalle truppe russe, affronterà «una catastrofe umanitaria» a breve, se le parti in guerra non raggiungono urgentemente ad un «accordo umanitario concreto». Sono queste le parole dell'ultimo appello del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), che si è messo a disposizione per «agire da intermediario» per «facilitare il dialogo sulle questioni umanitarie». Come detto, nella città portuale - che conta mezzo milione d'abitanti - sono già morti più di 2'100 residenti dall'inizio delle ostilità. C'è una carenza sempre maggiore d'acqua e di cibo, non c'è riscaldamento, e «il tempo sta per scadere per le migliaia di persone intrappolate a causa dei combattimenti». «La storia guarderà con orrore ciò che sta accadendo ora a Mariupol».
A Chernobyl è tornata la corrente
La fornitura di elettricità alla centrale nucleare di Chernobyl è ripresa regolarmente. Lo afferma l'azienda statale ucraina che gestice le centrali atomiche, Energoatom, citata dal canale bielorusso Nexta, sottolineando che i sistemi di raffreddamento sono tornati a operare normalmente. Nelle scorse ore, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica aveva riferito che l'impianto funzionava ancora grazie a generatori diesel esterni. (fonte ats)
Il raid su Leopoli giustificato «c'erano armi e mercenari dall'estero»
Ha preso posizione sul bombardamento di Leopoli di questa mattina il Ministero degli esteri russo, confermando la volontà dell'attacco a Reuters. Il motivo va da ricercasi nella «grande quantità di armi provenienti dall'estero» presenti nella struttura, così come un numero non quantificato di soldati mercenari stranieri. Stando al portavoce del Ministero, in seguito all'attacco le vittime fra questi ultimi sarebbero almeno 180. Le stime ufficiali, lo ricordiamo, parlano di 35 morti e 134 feriti. Nelle scorse ore Mosca aveva già confermato la sua intenzione di considerare i rifornimenti all'esercito ucraino come «bersagli legittimi».
La città di cui non si sa più nulla
Di Ivankiv, cittadina di poco più di 10mila abitanti nei pressi del confine bielorusso, non si sa più nulla da 8 giorni a questa parte. E, come riporta la BBC, si teme il peggio. La situazione del comune nell'oblast di Kiev, e che si trova fra la capitale e il confine con la Bielorussia, riassume bene la mancanza di notizie relative alle tantissime realtà più discoste - e non per questo meno disperate - di questo conflitto. Secondo l'emittente britannica, infatti, il comune sarebbe verosimilmente finito sotto controllo dei militari russi che hanno iniziato ad aprire il fuoco su tutti quelli che tentavano di fuggire.
La conta dei morti di Mariupol: le vittime sono 2'187
Sarebbero almeno 2'187 le vittime accertate dell'assalto russo a Mariupol. A confermarlo, senza specificare quante di queste persone siano civili e quanti militari, sono state le autorità cittadine che parlano anche di 22 bombardamenti su edifici civili nelle ultime 24 ore. Al momento la città non ha più né acqua ne viveri, e per sopravvivere - scrive il Guardian - in diversi avrebbero iniziato a spillarla dai caloriferi e dai radiatori delle auto. Un convoglio militare di sostegno sarebbe in viaggio e dovrebbe arrivare «nelle prossime ore», conferma il presidente Volodymyr Zelensky.
Gli Usa avvertono Mosca: «La Nato risponderà con tutta la sua forza se un suo territorio sarà colpito»
Un attacco delle forze russe su un qualsiasi territorio della Nato innescherebbe una reazione immediata e muscolare. Lo ha detto il consulente per la sicurezza della Casa Bianca Jake Sullivan in un'intervista alla CBS. «Se si dovesse verificare un attacco militare su un territorio Nato scatterebbe l'articolo 5 del Trattato», che si tradurrebbe in una risposta «con tutta la sua forza» dell'Alleanza.
Negoziati, segnali positivi da entrambe le parti
Segnali positivi arrivano dai membri delle delegazioni ucraina e russa in vista di un prossimo round negoziale, che potrebbe tenersi nei prossimi giorni. Da entrambi i fronti si parla di «progressi considerevoli» che potrebbero portare «presto» a un risultato concreto. Lo ha confermato uno dei delegati di Mosca, Leonid Slutsky, all'agenzia Ria Novosti. Quasi contemporaneamente ha parlato, per Kiev, Mykhailo Podolyak, annunciando possibili risultati «nel giro di qualche giorno». La Russia «ha iniziato a dialogare in modo costruttivo. Credo che presto arriveremo a qualche risultato».
La Casa Bianca: «Mosca subirà le conseguenze delle sue azioni»
Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, ha dichiarato alla CNN che la Russia subirà «gravi conseguenze» per quello che sta facendo. Le parole di Sullivan arrivano dopo la notizia dell'uccisione di un giornalista americano a Irpin. «Seguiremo questo sviluppo con molta attenzione e risponderemo di conseguenza».
Colpito al collo a Irpin, morto un premiato videoreporter americano
Il noto e premiato videoreporter americano Brent Renaud, ha perso la vita oggi a un posto di blocco russo a Irpin. L'uomo si trovava nell'area, in compagnia di un collega, per filmare l'evacuazione dei civili dalla città. I due sono stati investiti da diversi colpi di arma da fuoco, uno dei quali ha colpito al collo Renaud, uccidendolo. A raccontare l'accaduto, il sopravvissuto, con un video social registrato in corsia mentre lo stavano medicando. Inizialmente, tramite il tweet di una collega della PBS che aveva assistito alla sparatoria, si era pensato che si trattasse di un inviato del New York Times. La testata ha però smentito che Renaud si trovasse in loco per loro manifestando comunque un aperto cordoglio: «È una perdita colossale, giornalisti coraggiosi come Brent si prendono rischi enormi per fare da testimoni alle sofferenze e alla distruzione causata dall'invasione russa dell'Ucraina».
A huge bomb is pulled out of the window of an apartment building in #Chernihiv. pic.twitter.com/PFv7w6DQU8
— NEXTA (@nexta_tv) March 13, 2022
Russia, proteste e manette
Tensioni e arresti a Mosca e in altre città della Russia dove sono in corso proteste contro la guerra. «Almeno 268 persone sono già state arrestate in 23 città», ha riferito sul suo sito web OVD-Info, organizzazione non governativa specializzata nel monitoraggio delle manifestazioni. I giornalisti dell'Afp hanno assistito al fermo di diversi manifestanti a Mosca e San Pietroburgo, la seconda città del paese. Dalle immagini si vedono i poliziotti intervenire con la forza contro i manifestanti. Stando a OVD-Info sono 14'274, dal 24 febbraio, la persone arrestate in Russia durante le proteste contro l'aggressione all'Ucraina. (fonte ats)
Corridoi umanitari: «Evacuate 125mila persone»
«Siamo stati in grado di evacuare circa 125mila persone usando i corridoi umanitari». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. «L'impegno maggiore ora è Mariupol», ha aggiunto. «Il nostro sforzo diplomatico è focalizzato sugli aiuti per raggiungere la città». (fonte ats)
A breve nuovi colloqui
Nuovi colloqui tra Russia e Ucraina potrebbero aver luogo la prossima settimana, «già domani o dopodomani». Lo ha detto Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferisce la Cnn. «Non appena saranno stabiliti i reciproci formati, sarà programmato il quarto round di negoziati. Potrebbe essere domani, dopodomani», ha detto domenica Podoliak a Belta, l'agenzia di stampa statale bielorussa. «Ci sono varie proposte sul tavolo dei negoziati ora», anche «su una soluzione politica e, soprattutto, su una soluzione militare. Intendo una formula per un cessate il fuoco e il ritiro delle truppe», ha detto. (fonte ats)
La Turchia non seguirà l'occidente sulle sanzioni a Mosca
La Turchia «non ha cambiato posizione» sulle sanzioni contro la Russia e non si unirà all'Occidente nell'imporre misure restrittive. Lo ha sottolineato il ministro degli esteri turco, Mevlut Cavusoglu, nel suo discorso di chiusura del Forum sulla diplomazia ad Antalya. «Le sanzioni non risolveranno il problema», ha spiegato.
Last night brought several damages to gas infrastructure in the Luhansk and Mykolaiv regions. Our repair crews run a race with new destructions and do their utmost to restore gas supply to people in 🇺🇦. https://t.co/fkORiynGvC pic.twitter.com/fdezSG3cTJ
— Gas TSO of Ukraine 🇺🇦 (@GasTSOua) March 13, 2022
Un milione di persone senza gas e riscaldamento
Circa 1 milione di persone sono senza gas e riscaldamento in Ucraina, a causa degli attacchi russi. Lo ha reso noto il fornitore di gas del paese, secondo quanto riporta il Guardian. GTSOU ha fatto sapere che si sta lavorando per riparare i danni causati dai bombardamenti e ripristinare le forniture. I bombardamenti hanno danneggiato le infrastrutture di Donetsk, Luhansk e Mykolaiv. Agli ingegneri è stato impedito di raggiungere un centro di distribuzione del gas a Bashtanka a causa dei combattimenti in corso. Un centro a Prybuzke è stato chiuso per i danni alle apparecchiature. (fonte ats)
Papa: «In nome di Dio fermate questo massacro»
«In nome di Dio fermate questo massacro». È l'accorato appello di Papa Francesco all'Angelus, nel corso del quale ha dedicato forti parole contro la guerra in Ucraina. «Davanti alla barbarie della uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano, c'è solo da cessare l'inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città a cimiteri», ha affermato il pontefice. «Dio è solo Dio della pace, non è Dio della guerra e chi appoggia la violenza ne profana il nome. Ora preghiamo in silenzio per chi soffre e perché Dio converta i cuori ad una ferma volontà di pace», ha proseguito il numero uno della Chiesa cattolica. (fonte ats)
Kiev accusa Mosca di usare bombe al fosforo
Un funzionario di polizia ucraino della regione di Lugansk (a est) ha accusato l'esercito russo di aver bombardato la città con ordigni al fosforo. Secondo Oleksi Bilochytsky, capo della polizia di Popasna, che si trova a un centinaio di chilometri a ovest di Lugansk, i russi hanno usato bombe al fosforo sulla sua città. «Stanno scatenando sulle nostre città sofferenze indescrivibili e incendi», scrive su Facebook. Sempre nel Donbass, secondo le autorità regionali, i bombardamenti hanno colpito anche due chiese ortodosse dove si rifugiano i civili: la chiesa di Svyatogirsk, famoso luogo di culto nella regione di Donetsk, e una chiesa a Severodonetsk, nella regione di Lugansk. (fonte ats)
Nove morti vicino a Mykolaiv
Nove cittadini ucraini sono rimasti uccisi in un bombardamento russo nei pressi di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. Lo ha dichiarato l'amministrazione regionale della città.
«No fly zone? Si rischia l'escalation»
«Non cerchiamo alcuna guerra con la Russia». È quello che ha ribadito il capo della Nato, Jens Stoltenberg, che, in un'intervista alla Welt am Sonntag, afferma di essere contrario alla no fly zone sull'Ucraina. «Questo significa che le forze russe dovrebbero essere attaccate, il che comporterebbe uno scontro diretto e si rischierebbe un'escalation incontrollabile». «La guerra va chiusa non ampliata», sostiene. «Il mio messaggio a Putin è chiaro: metta fine a questa guerra. Ritiri tutte le truppe. E si riconosca nella diplomazia», prosegue. «La gente in Ucraina si sta battendo contro l'invasione con coraggio e decisione, ma i prossimi giorni porteranno probabilmente un'emergenza anche maggiore». (fonte ats)
Kiev, scorte alimentari per due settimane in caso di blocco
La città di Kiev potrà contare su scorte alimentare per un periodo di due settimane nel caso restasse del tutto isolata a causa dell'accerchiamento da parte delle truppe di Mosca. Lo riferiscono le autorità locali, citate da Reuters. «La città si è preparata nell'eventualità di un blocco. I due milioni di abitanti che non hanno lasciato le loro case a Kiev non resteranno senza sostegno se la situazione dovesse peggiorare».
Sequestrato il sindaco a Dniprorudne
Un altro sindaco ucraino è stato rapito dalle forze armate russe: si tratta del primo cittadino della città occupata di Dniprorudne, nella parte sudorientale del paese, nella regione di Zaporizhzhia. Lo riporta il Kyiv Independent. Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Matviiv, è il secondo sindaco rapito, dopo quello di Melitopol, da quando è iniziata l'invasione russa in Ucraina. «I crimini di guerra stanno diventando sistemici», afferma il governatore della regione di Zaporizhzhia Olexandr Starukh. (fonte ats)
Leopoli, 20 morti nel raid sulla base di Yavoriv
L'attacco missilistico sulla base militare vicino a Leopoli ha ucciso 20 persone. Lo hanno detto i servizi di soccorso al Guardian. Il numero delle vittime è di molto maggiore a quello annunciato finora dalle autorità, mentre la stessa fonte conferma che i feriti sarebbero 57. (fonte ats)
Missili russi su un monastero ortodosso a Donetsk
Diverse persone sono rimaste ferite dopo che i raid russi hanno colpito e danneggiato il monastero ortodosso della 'Lavra delle Sacre Montagne della Santa Dormizione', vicino alla città ucraina di Sviatohirsk nella provincia' di Donetsk. Lo riferisce il Parlamento di Kiev su Telegram, scrive la Cnn online. I bombardamenti sono avvenuti a 50 metri da un ponte che collega la sponda destra e sinistra del fiume Siverskyi Donets, vicino all'ingresso del monastero. L'esplosione ha danneggiato le finestre della struttura e rotto le finestre e le porte di un hotel vicino. Circa 520 rifugiati hanno trovato rifugio nel monastero, inclusi 200 bambini, si legge ancora nel comunicato del Parlamento. Il vescovo metropolita Arseny ha affermato che nella zona non ci sono unità militari e che l'attacco è stato condotto contro una città "pacifica" e uno dei luoghi più sacri dell'Ucraina. (fonte ats)
Anonymous ai russi: «Insorgete e rimuovete Putin»
Il collettivo hacker Anonymous ha mandato un messaggio ai cittadini russi sollecitandoli a insorgere contro Putin e a rimuoverlo dal potere. Lo riporta il Guardian online citando una traduzione di vari commentatori su Twitter. «Voi siete intrappolati dietro una cortina di ferro di propaganda, con il vostro governo che cerca di tenervi all'oscuro della trattativa internazionale, fuori dalla paura per quello che potreste scoprire. Il regime di Vladimir Putin sta compiendo crimini di guerra con la sua recente invasione dell'Ucraina, che ha causato un'enorme crisi di rifugiati e innumerevoli morti. È una situazione terribile in cui siete stati messi, ma la vostra sola possibilità per prevenire il collasso economico imminente e una potenziale guerra mondiale è di agire per resistere alla guerra e al regime di Putin», afferma Anonymous. «Putin ha esposto la popolazione ad un sacrificio. A questo punto, la via più pacifica in cui questo conflitto può finire è che la gente della Russia insorga contro Putin e lo rimuova dal potere», aggiunge. (fonte ats)
Raid vicino a Leopoli, 9 morti
È di 9 morti e 57 feriti il primo bilancio del raid aereo portato a compimento nelle scorse ore dalle forze russe nelle vicinanze di Leopoli. Le autorità regionali hanno riferito di una trentina di missili che hanno preso di mira la base militare di Yavoriv dove - stando al ministero della Difesa ucraino - era ospitato anche del personale militare straniero. Il centro militare, scrive SkyNews, è utilizzato dai Paesi Nato per svolgere esercitazioni militari.
L'esercito russo avanza a est
Le forze russe stanno tentando di circondare quelle ucraine nell'est del Paese avanzando dalla direzione di Kharkiv e Mariupol. Lo ha detto stamane il ministero della Difesa britannico citando l'Intelligence. «Le forze russe che avanzano dalla Crimea stanno tentando di aggirare Mykolaiv mentre cercano di arrivare a ovest verso Odessa», ha aggiunto. Il ministero osserva che la Russia sta «pagando un prezzo elevato per ogni avanzata» poiché le forze armate ucraine continuano a offrire una strenua resistenza in tutto il paese. (Fonte ats)
L'Ucraina vieta le esportazioni di beni essenziali
Pur avendo a disposizione prodotti alimentari di base per mesi, Kiev ha deciso di bloccare l'export di farina, grano saraceno, carne, uomo, olio, zucchero e altri beni essenziali. L'ha affermato il premier Denys Shmyhal, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg. Shmyhal ha precisato che l'Ucraina ha ricevuto dal 2 al 12 marzo 40'000 tonnellate di aiuti umanitari.
eBay sospende le transazioni in Russia
Ebay ha deciso di sospendere tutte le transazioni con indirizzi russi. «Siamo con l'Ucraina e stiamo prendendo misure per aiutare la popolazione», afferma il sito web di vendita e aste online alla Bbc, annunciando la sospensione delle transazioni russe e mettendo in guardia sulla possibilità che quelle con indirizzi ucraini potrebbero incontrare ritardi.
Attacco a nordovest di Leopoli
Nella notte le truppe russe hanno lanciato numerosi attacchi aerei su un campo di addestramento militare fuori dalla città ucraina di Leopoli, vicino al confine con la Polonia, ha riferito un funzionario locale. La Russia «ha lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza», a circa 40 chilometri a nordovest di Leopoli, ha specificato sulla sua pagina Facebook il capo dell'amministrazione regionale Maxim Kozitsky, aggiungendo che sono stati lanciati otto missili. Le esplosioni sono state udite anche in Polonia. (Fonte ats)