Il conflitto in Ucraina oggi è entrato in una nuova fase. Lavrov assicura: «Mosca non userà armi nucleari».
Le assicurazioni di Europa e Regno Unito: nuove sanzioni e aiuti militari a Kiev.
Nella giornata di ieri sono stati segnalati attacchi anche a Leopoli, vicino al confine polacco. Almeno sette le vittime. Il sindaco della città ha utilizzato la parola «genocidio».
Nel frattempo Putin ha parlato di «autogol, segnato dall'occidente» a causa delle sanzioni imposte alla Russia, prevedendo «un deterioramento dell'economia in Occidente».
In serata il governatore ucraino della regione di Lugansk ha annunciato l'inizio dell'offensiva russa nell'Est.
Zelensky: «Il destino degli abitanti di Mariupol trasferiti in Russia è sconosciuto»
Nel suo discorso notturno il presidente ucraino ha ricordato la situazione che sta attualmente vivendo la città di Mariupol, senza alcun cambiamento in vista. «Il destino di decine di migliaia di residenti di Mariupol, che sono stati trasferiti in un territorio controllato dalla Russia, è sconosciuto».
La Repubblica Ceca riparerà i carri armati ucraini
La Repubblica Ceca si è offerta di riparare i carri armati ucraini e i mezzi corazzati per il trasporto di personale danneggiati durante i combattimenti. Lo riferisce la ministra della Difesa ceca, Jana Cernochova, scrive la Bbc online. La Repubblica Ceca è stato anche il primo Paese straniero a fornire all'Ucraina carri armati - T-72 dell'era sovietica - e veicoli da combattimento di fanteria BMP-1, appartenenti alle sue riserve attive. Il governo di Praga avrebbe fornito anche l'artiglieria e più sistemi per il lancio di razzi anche se la ministra non ha voluto specificare l'ammontare delle armi. (fonte ats)
Inno nazionale nelle scuole russe
Dal primo settembre, in ogni scuola della Russia, all'inizio della settimana scolastica saranno eseguiti inno nazionale e alzabandiera: lo ha affermato durante un forum il ministro dell'Istruzione russo, Serghiei Kravtsov, ripreso dall'agenzia di stampa statale russa Tass. «Dal primo settembre del prossimo anno di studi, ogni scuola eseguirà l'inno all'inizio della settimana scolastica e l'alzabandiera della bandiera nazionale», ha detto Kravtsov secondo la Tass. (fonte ats)
L'acciaieria Azovstal è quasi completamente distrutta
L'impianto metallurgico Azovstal di Mariupol è stato bombardato ed è quasi completamente distrutto. Lo ha affermato il vicecomandante del battaglione Azov, Svyatoslav Palamar, citato da Radio Svoboda. A suo dire i russi stanno prendendo di mira l'acciaieria con «bombe super potenti» e «molte persone» sarebbero sotto le macerie. «Combatteremo, useremo ogni cartuccia che ci è rimasta, ma chiediamo alla patria di salvare i civili, i feriti e portare via i corpi», ha dichiarato.
Più artiglieria a Kiev: la promessa di Johnson
Boris Johnson ha formalizzato l'intenzione del Regno Unito d'inviare in Ucraina ulteriori forniture di «artiglieria» e armamento pesante, come chiesto da Kiev, in risposta a quella che è tornato a bollare come «la barbarie di Vladimir Putin» e delle forze di Mosca. Il premier Tory britannico ne ha parlato alla Camera dei Comuni. Johnson ha definito «legittimo e moralmente giusto» ogni aiuto militare destinato a consentire alle truppe ucraine di «proteggersi» e proteggere il Paese, mentre ha evidenziato l'impegno «implacabile della Gran Bretagna» al fianco di Kiev da lui stesso promesso «al presidente Volodymyr Zelensky» nella sua recente visita in Ucraina. (fonte ats)
Nuove sanzioni e più aiuto all'Ucraina
«I leader del mondo restano fermamente uniti nel sostegno all'Ucraina. Irrigidiremo ulteriormente le nostre sanzioni contro la Russia e aumenteremo la nostra assistenza finanziaria e nella sicurezza» per Kiev. «Grazie al presidente degli Usa per aver convocato questa importante call». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo aver partecipato alla videochiamata con il presidente americano Joe Biden e i Paesi alleati. (fonte ats)
Altri aiuti militari dalla Finlandia
La Finlandia invia ulteriori aiuti militari all'Ucraina. A renderlo noto è il ministero della Difesa di Helsinki - citato dall'agenzia Unian - che però non rivela i dettagli della fornitura, le modalità di consegna e i tempi previsti per la consegna degli aiuti bellici. (fonte ats)
Putin «porta la responsabilità» dei «crimini di guerra»
Il presidente russo Vladimir Putin «porta la responsabilità» dei «crimini di guerra» commessi in Ucraina: lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Scholz ha condannato la nuova offensiva russa nell'Ucraina orientale e ha ripetuto che la Nato non interverrà nel conflitto. «Proviamo una tristezza infinita per le vittime e - va anche detto - grande rabbia verso il presidente russo e questa guerra senza senso», ha detto Scholz dopo una videoconferenza con i leader dei Paesi partner e capi di Nato e Ue. Oltre a ripetere che la Nato non interverrà nel conflitto, Scholz ha anche ribadito che «iniziative solitarie tedesche sarebbero sbagliate», con probabile riferimento all'export di armi pesanti in Ucraina. (fonte ats)
«Ripreso il controllo di Marinka»
Le truppe ucraine sostengono di aver ripreso il controllo della località di Marinka, nella regione di Donetsk, nel corso di una controffensiva. «Le forze di difesa hanno ripreso il controllo dell'insediamento», si legge in un post Facebook dello Stato maggiore delle forze armate ucraine.
«Azovstal, 120 civili usciti dopo l'ultimatum»
Mosca sostiene che 120 civili nascosti nell'acciaieria Azovstal di Mariupol sotto assedio sono usciti dopo l'ultimatum lanciato dall'esercito russo. Lo riferisce Interfax che cita come fonte il primo canale della tv di Stato russa. (fonte ats)
Oltre 100 edifici danneggiati a Kiev
A Kiev sono oltre 100 gli edifici danneggiati a causa dei bombardamenti russi. Lo ha affermato il sindaco Vitali Klitschko. Il bilancio comprende anche sei scuole e 14 asili nido. Sono in corso le verifiche strutturali e almeno sei abitazioni dovranno essere rase al suolo. L'ammontare dei danni è ancora in fase di accertamento, ha aggiunto Klitschko.
L'offensiva nella regione di Zaporizhzhia
Una massiccia offensiva russa sarebbe in corso nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh, citato dall'agenzia stampa Unian. «La situazione è peggiorata sulla linea di contatto vicino a Polohy».
Smentite le vittime civili all'ospedale di Mariupol
Il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, ha negato i report di civili, inclusi bambini, nascosti in un ospedale vicino all'acciaieria di Azovstal distrutto da un raid russo. «Mariupol, in particolare la zona dell'acciaieria, è sotto pesanti bombardamenti. Ma da molto tempo nessuno si nasconde nella zona, soprattutto nell'edificio dell'ospedale», ha affermato su Telegram, come riporta Ukrinform. In precedenza il parlamentare ucraino Sergiy Taruta aveva denunciato che circa 300 persone erano rimaste sotto le macerie dopo un bombardamento russo sull'ospedale nei pressi dell'acciaieria. (fonte ats)
Una tregua per la Pasqua ortodossa
Domenica «ucraini e russi celebreranno la Pasqua, una festa che unisce i cristiani ortodossi in Russia e in Ucraina, così come gli ucraini cattolici. Chiedo una pausa umanitaria di quattro giorni per la Settimana Santa che inizi giovedì e duri fino a domenica 24 aprile, per consentire l'apertura di una serie di corridoi umanitari». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. (fonte ats)
Onu, un limite al potere di veto?
Oggi l'Assemblea generale delle Nazioni Unite discute una risoluzione, proposta dal Liechtenstein e sostenuta da circa 50 Stati tra i quali gli Stati Uniti, per limitare il potere di veto dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza. Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield.
Si tratta di una proposta vecchia ma tornata in auge con la guerra in Ucraina dopo che la Russia ha usato il suo potere di veto per bloccare alcune risoluzioni. (fonte ats)
Un altro ospedale distrutto: «In 300 sotto alle macerie»
«I russi hanno lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all'Azovstal», a Mariupol: «Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini». Lo twitta il parlamentare ucraino Sergiy Taruta. La notizia è stata rilanciata anche dall'agenzia di stampa ucraina Unian ma per il momento non trova altre conferme. Nell'ospedale, secondo Taruta, erano rifugiati i civili «perché non ci sono altri posti dove nascondersi in una città distrutta». (fonte ats)
La prima a cadere è Kreminna
Conquistata quasi nella sua totalità nella mattinata di martedì, con sacche di resistenza per le strade, ora Kreminna - nel Donbass - è la prima cittadina a capitolare ed essere conquistata dalle truppe russe. Ne dà notizia il governatore del Lugansk Serhiy Gaidai in conferenza stampa, come riportato dal Guardian. Tutti i soldati dell'esercito ucraino «si sono ritirati per trincerarsi in posizioni più arretrate per continuare a combattere». Al momento il numero delle vittime fra i civili non è chiaro, secondo Gaidai si parla «di almeno 200 persone, ma probabilmente sono molte di più». Diverse persone sono riuscite a lasciare le loro case, scrive sempre il media britannico, molti di loro non sono più riusciti a mettersi in contatto con chi si trova ancora lì.
Il petrolio russo a cui l'UE non sa dire no
Una delle faccende più delicate nella gestione delle sanzioni alla Russia riguarda proprio il petrolio al quale l'Europa - malgrado le parole e l'attività parlamentare intrapresa in quel di Bruxelles - sembra non essere in grado di rinunciare. A fare pressioni in questo senso, ci ha pensato nella mattinata di martedì il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire: «Vogliamo convincere i nostri partner che questa è la strada migliore da prendere se vogliamo indebolire Putin per gli anni a venire. Concentrarsi sul gas non ha senso, bisogna puntare sul petrolio», ha confermato Le Maire in intervista a radio Europe 1. L'idea, ora come ora, convince però solo una parte degli Stati membri. La Commissione europea, in ogni caso, starebbe valutando «la possibilità di ulteriori sanzioni nell'ambito del petrolio» ha confermato alla BBC il portavoce Eric Mamer. Al momento, però, non vi sono dettagli a riguardo. A oggi, lo ricordiamo, l'Unione ha ratificato 5 diversi pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia.
Il corridoio umanitario dall'Azovstal
L'Esercito russo ha aperto un corridoio umanitario a Mariupol a partire dalle 2 del pomeriggio per consentire alle forze ucraine di lasciare l'acciaieria Azovstal. Per questo è stato dichiarato un cessate il fuoco temporaneo. Lo annuncia il ministero della Difesa russo, riporta l'Interfax. (fonte ats)
Londra non interverrà nello scambio per Medvedchuk
Il Regno Unito non ha intenzione di prendere parte alle trattative per il possibile scambio tra l'oligarca filo-russo Viktor Medvedchuk e due soldati britannici catturati in Ucraina. Lo ha comunicato il Segretario di Stato per l'Irlanda del Nord Brandon Lewis. «Non considereremo le possibilità in cui possiamo in qualche modo aiutare la Russia» ha dichiarato, per poi lanciare un appello a potenziali foreign fighter: «Siamo sempre responsabili per i cittadini britannici. Dobbiamo trovare un equilibrio con Kiev, quindi dico a tutti: non andate in Ucraina illegalmente. Le forze armate ucraine hanno il sostegno della Gran Bretagna. Continuiamo a fornirlo, e questo è il modo giusto per farlo».
Questa nuova fase del conflitto «potrebbe durare mesi»
L'intelligence britannica ha informato il governo Johnson dell'inizio di una nuova fase in Ucraina segnata da una guerra «di logoramento che potrebbe durare diversi mesi». Lo ha detto un portavoce di Downing Street, correggendo il tiro rispetto a previsioni precedenti secondo cui Mosca, in caso di mancato sfondamento iniziale, avrebbe corso il rischio di ritrovarsi rapidamente senza risorse sufficienti a proseguire il conflitto. Il portavoce ha aggiunto che l'Ucraina resta «in pericolo» sostenendo che «Putin, arrabbiato per le sconfitte, è determinato a conquistare una qualche vittoria a prescindere dai costi umani». (fonte ats)
La legge marziale prosegue
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato al Parlamento un disegno di legge che richiede il prolungamento della legge marziale oltre l'attuale scadenza del 25 aprile.
Henkel lascia la Russia
La multinazionale tedesca Henkel lascia la Russia come risposta alla guerra in Ucraina. La produzione sul posto verrà interrotta, come riporta Dpa. Il team russo dell'azienda, 2.500 dipendenti, continuerà a lavorare ed essere pagato fino all'avvenuta uscita di Henkel dal paese. Dopo l'invasione russa dell'Ucraina, a fine febbraio, Henkel aveva comunicato d'interrompere soltanto investimenti e pubblicità nel mercato russo, ma non la produzione in Russia. A inizio aprile, però, c'erano state critiche all'azienda da parte degli azionisti per possibili danni reputazionali derivanti da questa scelta. (fonte ats)
Kadyrov: «Oggi prenderemo l'Azovstal»
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha dichiarato - secondo quanto riferisce l'agenzia stampa Reuters - che le forze russe prenderanno il controllo dell'impianto metallurgico Azovstal nel corso della giornata odierna. «Oggi, con l'aiuto dell'Onnipotente, prenderemo completamente il controllo dell'Azovstal».
Più di 420 cadaveri di civili sono stati trovati a Bucha
«A partire da sabato sera, più di 420 corpi sono stati trovati solo a Bucha. La gente torna a casa e trova tombe temporanee nei cortili, negli scantinati, nei pozzi». Lo ha riferito il capo della polizia della regione, Andriy Nebytov, come riportato da Ukrinform. «Oltre 200 persone risultano scomparse, secondo quello che riferisce la gente che è tornata dopo che i russi hanno lasciato la zona. Più di 300 corpi non sono ancora stati identificati», ha aggiunto. (ats ans)
The final frontier.
— Illia Ponomarenko 🇺🇦 (@IAPonomarenko) April 19, 2022
The Mariupol garrison is now confined to the city’s main fortress, the Azovstal industrial complex.
It’s a giant and very complicated maze of steel and concrete, with lots of fortified underground shelters.
It will be very hard to get. pic.twitter.com/MiPpT3eWvZ
Lavrov: «La Russia non userà armi nucleari»
La Russia userà «solo armi convenzionali in Ucraina»: lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, durante un'intervista all'emittente tv India Today rispondendo a un domanda sul possibile uso di armi nucleari nel conflitto. Durante la stessa intervista, Lavrov ha anche ribadito che è iniziata «un'altra fase di questa operazione speciale», aggiungendo che «sono sicuro che questo sarà un momento molto importante».
«L'Occidente fa di tutto per far durare le ostilità»
«L'esercito russo sta attuando sistematicamente il piano per la liberazione delle repubbliche di Donetsk e Lugansk»: lo ha affermato il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu durante una riunione del consiglio del ministero della Difesa, secondo la Tass. «Nel corso dell'operazione militare speciale l'esercito russo sta svolgendo i suoi compiti. Il piano per la liberazione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk viene attuato sistematicamente e si stanno adottando misure per riportare la vita alla normalità». Shoigu ha anche accusato l'Occidente di «fare di tutto per far durare» le ostilità in Ucraina. (ats ans)
Sanchez verso Kiev
Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez si recherà nella capitale ucraina, Kiev, per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky nei prossimi giorni. Lo ha dichiarato oggi una fonte del governo spagnolo, come riporta Reuters.
La timeline della resa per gli asserragliati nelle fonderie di Mariupol
L'ha pubblicata la reporter di Sky News, Deborah Haynes su Twitter. La richiesta è quella di un cessate il fuoco per mezzogiorno (termine già scaduto, considerando che l'ora di Mosca è avanti di uno rispetto a quella Svizzera), per la una apertura delle comunicazioni e per la una e mezza il sollevamento della bandiera bianca. Dalle ore 14 alle 16, invece, gli occupanti della struttura potranno abbandonarla in sicurezza. Al momento però lo stop alle ostilità non c'è stato ed è molto poco probabile che le forze ucraine decidano di arrendersi. A predere d'assedio la struttura, lo ricordiamo, sono soprattutto miliziani ucraini filorussi supportati dall'alto dall'aviazione russa che - nelle ultime ore - ha sganciato ordigni anti-bunker ad alta intensità.
Chronology for Ukrainian forces to leave Mariupol steelworks proposed by Russia:
— Deborah Haynes (@haynesdeborah) April 19, 2022
- From midday offer to cease hostilities
- From 1pm communication established between 🇷🇺 & 🇺🇦 sides
- From 1:30pm ceasefire to be declared
- 🇷🇺 raise red flag, 🇺🇦 white
- From 2-4pm exit of 🇺🇦forces
«L'assalto al Donbass fallirà, non hanno forze sufficienti»
Stando al consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych, l'attuale operazione nel Donbass dell'esercito russo starebbe procedendo «in maniera estremamente cauta», scrive l'agenzia stampa Reuters citando un suo intervento televisivo. Il motivo, sostiene Arestovych, è che la Russia non avrebbe forze sufficienti per spezzare le difese ucraine: «Stanno cercando i nostri punti deboli ma la loro offensiva fallirà, ne sono sicuro al 99%. Semplicemente non hanno abbastanza forze per riuscirci». Stando all'Institute for the Study of War, un noto think tank internazionale citato dalla Bbc, le operazioni a Est dell'esercito russo «difficilmente daranno risultati molto diversi da quelli visti finora» e otterranno solo «vittorie marginali». Il motivo sarebbe da ricercare nel fatto che i battaglioni «non sono stati veramente reintegrati e riparati» e permangono problemi importanti di logistica ma anche di morale.
L'ultimo assedio per Mariupol sarebbe in corso
Dopo la pioggia di bombe delle ultime ore, le truppe russe si sarebbero mosse per la conquista delle accaierie Azovstal a Mariupol. A confermarlo sono l'emittente russa Rossiya 24 e l'agenzia stampa Ria Novosti. Ultima roccaforte della resistenza della città, la struttura che si estende anche sottoterra come una città nella città, ospiterebbe anche un migliaio di civili (come mostrano diversi video diffusi sui social). Tesi, questa, che non è però confermata dal Cremlino che lo ritiene un obiettivo prettamente militare. Per la sua struttura labirintica e la sua estensione chilometrica, gli stabilimenti industriali hanno messo a dura prova i soldati russi tanto che diversi osservatori internazionali temono che le truppe russe decidano di usare armi chimiche e/o batteriologiche. Stando all'agenzia stampa Interfax, Mosca avrebbe dato un ultimatum per la resa «fra le 14 e le 16», le nostre 13/15 - ai miliziani occupanti la fonderia.
Anche oggi niente corridoi umanitari
Per il terzo giorno consecutivo non vi saranno corridoi umanitari dall'Est verso l'Ovest del Paese. Lo ha confermato in mattinata, via Telegram, la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk. Il motivo sarebbe da ricercare «nell'impossibilità di trovare un accordo» con le controparti russe «per un corridoio transitabile dai civili in direzione di Berdyansk». Le autorità si sono dette attive «in difficili negoziati» per ottenere l'apertura di percorsi sicuri nelle regioni di Kherson (centro-sud) e Kharkiv (nordest).
Cosa si sa dei razzi che hanno colpito Leopoli
Sono tornati a lambire l'estremo Ovest, i razzi russi, facendo tremare Leopoli (a oggi praticamente estranea al conflitto) proprio nel lunedì di Pasquetta causando 7 morti e un numero imprecisato di feriti. Secondo le prime ricostruzioni, i missili sarebbero quattro e avrebbero colpito bersagli - stando alle autorità della città al confine con la Polonia - non militari. A venire distrutte sono stati 3 depositi e un officina di un meccanico. Stando al governatore di Leopoli, Maksym Kozytsky, le strutture non avrebbero rilevanza bellica, soprattutto l'officina definita «assolutamente un edificio civile» oggetto «di un barbaro attacco». Per quanto riguarda, invece, gli stabilimenti di stoccaggio l'opinione diffusa è che Mosca abbia provato a colpire forniture e aiuti occidentali che transitano attraverso la città.
Perché la campagna per il Donbass sarà diversa
Un conflitto in stile “seconda guerra mondiale” con ampi spazi, trincee, grossi dispiegamenti di mezzi e territori da conquistare - via terra - chilometro dopo chilometro. Si svolgerà così - verosimilmente - il conflitto per l'Est dell'Ucraina, iniziato questa mattina e che si protrarrà (con buona probabilità) per le prossime settimane. Dovrebbero quindi cambiare le modalità belliche utilizzate sinora, anche se le bombe continueranno a cadere. Come è ancora il caso in quel di Mariupol dove - fra le macerie - c'è ancora resistenza. Per la presa del Donbass, riporta la BBC citando il Pentagono, al momento sarebbero schierati 76 battaglioni (fra i 500 e i 1'000 uomini) con altri 11 già mobilitati. In bilico ce ne sono altri 12, attualmente proprio impegnati in quel di Mariupol, che potrebbero sbloccarsi dopo la presa completa. Al momento, al centro del mirino e tempestate dalle bombe, ci sono le acciaierie Azovstal nelle quali sarebbero trincerate almeno 1'000 persone (per la gran parte civili). Stando al sindaco della città, a oggi, circa 40mila abitanti sarebbero stati deportati dall'esercito russo.
Lanciarazzi (e maschere) dall'estero verso l'Ucraina
Sono diversi i Paesi che hanno deciso di mandare rifornimenti alle truppe ucraine impegnate nel conflitto. Stando a quanto riportato dal Ministero della Difesa giapponese, Tokyo ha mandato in Ucraina un cargo contenente droni, maschere e tute batteriologiche «per supportare lo sforzo di difesa dell'esercito ucraino». Dal canto suo, invece, il Regno Unito invierà un numero non ancora precisato di sistemi lanciarazzi terra-aria Stormer. La decisione, già presa da tempo, è stata sospinta dall'inizio delle operazioni militari su vasta scala nel Donbass. Dagli Stati Uniti, invece, è giunta proprio ieri la prima tranche degli aiuti americani suddivisa in cinque voli atterrati fra domenica e lunedì. Secondo i media americani, fra i beni inviati ci sarebbero anche elicotteri, obici e mezzi corazzati per lo spostamento di truppe.
Javelin peluche nei negozi ucraini
Uno stock di nuovi peluche può essere acquistato nei negozi ucraini come scrive su Twitter la reporter freelance Olga Tokariuk, ripresa dal Guardian. Si tratta di riproduzioni morbidose dei noti razzi anticarro Javelin (di produzione Usa e largamente utilizzati durante il conflitto) così come del “maxiplano” Antonov An-225 Mriya, di produzione ucraina, e il cui unico esemplare è stato distrutto dalle bombe di Mosca.
Mriyas and Javelins: new Ukrainian toys. I bought a Mriya for my kid, because every child needs to have a Dream pic.twitter.com/h4hkfMVaEp
— Olga Tokariuk (@olgatokariuk) April 17, 2022
Creminna in mani russe
L'esercito russo ha preso il controllo della città di Creminna, nell'est dell'Ucraina. Lo ha confermato il governatore della regione di Lugansk. «Attualmente, il controllo sulla città di Creminna è perso, sono in corso combattimenti di strada», ha dichiarato Sergiy Gaiday sul suo canale Telegram. «I russi hanno sparato a persone che cercavano di lasciare» la città, ha aggiunto.
Biden telefona agli alleati
La Casa Bianca ha fatto sapere che oggi pomeriggio il presidente americano Joe Biden terrà una videochiamata sulla crisi ucraina con i suoi alleati e partner. (fonte ats)
Macron: «Il dialogo con Putin si è fermato»
Uno stallo tra l'Unione europea e Mosca. Il dialogo con il presidente russo Vladimir Putin, ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron ai microfoni di France 5, si è fermato. «Da quando abbiamo scoperto i massacri avvenuti a Bucha e in altre città la guerra ha preso una piega diversa» e «da quel momento non gli ho più parlato direttamente, ma non escludo di farlo nel prossimo futuro».
L'offensiva russa per il Donbass
Al 55esimo giorno di guerra l'esercito di Mosca ha dato definitivamente inizio ad un'offensiva su larga scala per conquistare i territori del Donbass. Nella notte pesanti bombardamenti su Kharkiv e Mariupol. Tra il Donbass e le regioni del sud-est ucraino, il Cremlino - stando a fonte dell'intelligence statunitense - avrebbe schierato finora 76 gruppi tattici di battaglione.