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Le immagini satellitari che mostrano una fossa comune di oltre 300 metri Si trova a Manhush, conterrebbe i corpi di civili uccisi a Mariupol
KIEV - Un numero imprecisato di civili uccisi a Mariupol dalle forze russe sarebbe stato sepolto in una fossa comune in un vicino villaggio. Lo affermano le autorità della città portuale ucraina e spiegano che le immagini satellitari pubblicate in queste ore da Maxar Technologies ne sarebbero la prova.
Il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko sostiene che l'esercito russo abbia raccolto i cadaveri dalle vie cittadine, per poi trasportarli nel vicino villaggio di Manhush, distante una ventina di chilometri. Qui sarebbe stata scavata una grande fossa in un terreno agricolo, adiacente al vecchio cimitero locale. «Il cimitero si trova vicino a un distributore di benzina sul lato sinistro di una circonvallazione. Gli invasori stanno nascondendo le prove dei loro crimini» accusa Boichenko. «I russi hanno scavato enormi trincee, larghe 30 metri. Buttano dentro le persone».
Le immagini satellitari sono state scattate lo scorso 3 aprile: le tombe sono allineate in quattro settori di circa 85 metri ciascuno - con una lunghezza complessiva di oltre 300 metri. Le sepolture sarebbero più di 200. Il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko, citato dal Kiev Independent, aveva denunciato la presenza della fossa comune ma ha spiegato che, dopo aver visionato le immagini satellitari, è rimasto scioccato dalle sue dimensioni.
