Il presidente russo: «Useremo mezzi che nessuno ha». La replica di Navalny. «È lo zar delle bugie».
Così inizia la guerra del gas: «Chi non paga in rubli sarà scollegato». Von der Leyen: «Ricatto inaccettabile». Deposito di munizioni russo in fiamme a 40 km dal confine. Nuovi allarmi in Transnistria.
La giornata di ieri, ma anche la notte appena trascorsa, è stata segnata da nuove offensive belliche. Oltre a Mariupol, anche al di fuori dei confini Ucraini: guerriglia in Russia, ma soprattutto attacchi in Transnistria (Moldavia), dove sono state allertate le forze di sicurezza. Nel frattempo la Germania ha deciso che fornirà mezzi corazzati a Kiev, mentre Polonia e Bulgaria si sono viste tagliare il gas da Mosca, che paventa il «rischio reale» di una Terza guerra mondiale.
Bombe nascoste negli elettrodomestici
Ci sono «notizie molto credibili» secondo cui i russi hanno «nascosto esplosivi in oggetti come lavatrici e giocattoli in modo che quando gli ucraini potranno tornare a casa e riprendere la loro vita normale siano uccisi o feriti». Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in un'audizione alla Commissione bilancio del Senato Usa. (fonte ats)
La Spagna nega l'attracco
Le autorità spagnole hanno negato l'attracco nel porto di Barcellona alla nave battente bandiera maltese Black Star, in quanto starebbe trasportando un carico da un'imbarcazione russa bandita in virtù delle sanzioni imposte dall'Unione Europea per la guerra in Ucraina. Lo si apprende da un comunicato del Ministero dei Trasporti. (fonte ats)
Ondata di cyber attacchi
Hacker legati al governo russo hanno messo a segno numerosi cyber attacchi contro l'Ucraina con l'obiettivo di sostenere le azioni dell'esercito russo e la propaganda online. Lo rende noto Microsoft in un rapporto. L'offensiva cyber, secondo Microsoft, è cominciata un anno prima dell'invasione del 24 febbraio. Dall'inizio del conflitto, la società ha osservato 37 attacchi informatici "distruttitivi" in Ucraina. Gli hacker russi e i responsabili delle operazioni militari, secondo Microsoft, hanno lavorato «in tandem contro una serie di target comuni». (fonte ats)
Stop alle armi alla Russia
Gli Stati membri del Consiglio d'Europa devono mettere fine a qualsiasi rifornimento di armi alla Russia e sanzionare tutti i Paesi terzi che non rispettino questo embargo. È quanto chiede l'assemblea parlamentare dell'organizzazione paneuropea in una risoluzione votata con 149 voti a favore, 1 contro e 3 astensioni. Non sono invece passati tutti gli emendamenti per l'assistenza militare diretta a Kiev, proposti soprattutto dai parlamentari britannici. (fonte ats)
Talked to @vonderleyen. Thanked the European Commission for deciding to abolish tariffs, quotas on 🇺🇦 industrial goods, foods. Discussed further support, including MFA. The European Commission President spoke about 6th sanctions package, which must include oil embargo.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) April 27, 2022
Colloquio Zelensky-von der Leyen
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato nuovamente con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Lo ha annunciato su Twitter. Il leader di Kiev ringrazia l'Ue «per aver deciso di abolire le tariffe e le quote sui beni industriali e gli alimenti». Tra i punti toccati c'è quello del sesto pacchetto di sanzioni europee, che per Zelensky «deve includere l'embargo petrolifero» alla Russia. Un sesto pacchetto che tuttavia deve ancora essere messo a punto e la cui adozione non potrà avvenire prima della prossima settimana.
Attacco ucraino all'Isola dei serpenti?
L'esercito ucraino sostiene di aver colpito le posizioni russe sulla celebre Isola dei serpenti sul Mar Nero, dopo aver «effettuato attacchi sulle posizioni nemiche» la scorsa notte. La Russia non ha confermato l'attacco.
Bimbi sfollati verso la Russia, Klitschko: «Io parlo di rapimenti»
«Quando si parla di bambini sfollati verso la Russia io parlo di rapimenti. Perché il trasferimento di cittadini ucraini contro la loro volontà è un atto criminale. Ogni guerra ha delle regole. Questa guerra non ha regole. Abbiamo visto bambini, donne uccise, sindaci rapiti», edifici distrutti. Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko in una conferenza stampa con il presidente del Comitato delle Regioni Apostolos Tzitzikostas e la presidente del consiglio regionale di Kharkiv Tetiana Yehorova-Lutsenko. (fonte ats)
600 miliardi per la ricostruzione dell'Ucraina
Una ricostruzione su vasta scala dell'Ucraina costerà circa 600 miliardi di dollari (580 miliardi di franchi svizzeri). Lo ha affermato il primo ministro ucraino Denis Shmygal a The Economist. «Attualmente sono 14 i gruppi governativi che sono stati istituiti per quantificare accuratamente tutti i danni causati dall'invasione russa» non solo alle infrastrutture, ma anche a livello industriale e ambientale.
Londra non esclude l'invio di jet militari
Il Regno Unito non esclude la possibilità d'inviare suoi jet militari a Paesi alleati dell'est Europa per permettere loro di 'girare' alcuni dei propri caccia di fabbricazione sovietica alle forze di Kiev impegnate a contrastare l'invasione russa. Lo ha detto un portavoce di Downing Street, secondo cui fra le opzioni possibili c'è anche l'addestramento di piloti ucraini da parte di Londra.
Viene così riproposta l'iniziativa poi naufragata fra Stati Uniti e Polonia, in cui si prevedeva la fornitura di F-16 Usa a Varsavia che avrebbe inviato i suoi Mig-29 agli ucraini. «Vogliamo lavorare con gli altri Paesi per garantire che l'Ucraina riceva l'attrezzatura di cui ha bisogno», ha sottolineato il portavoce, secondo cui al momento non ci sono piani per l'invio di aerei del Regno Unito. Londra ha già proposto una iniziativa simile che coinvolgerebbe la Polonia per quanto riguarda la fornitura di tank da battaglia agli ucraini. (fonte ats)
Klitschko: «So che vinceremo ma non quanto durerà»
«Sono depresso, perché non vedo la luce in fondo al tunnel. Non so fino a quando combatteremo. So che vinceremo ma non quanto durerà: settimane? Mesi? Spero non anni. Quanti ucraini dovranno pagare prezzi enormi per la libertà?». Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, intervenendo a una conferenza stampa con il presidente del Comitato delle Regioni Apostolos Tzitzikostas. «So che vinceremo perché stiamo combattendo per i nostri bambini, per le nostre famiglie, per la libertà, per il futuro», ha concluso. (fonte ats)
I have arrived in Ukraine after visiting Moscow.
— António Guterres (@antonioguterres) April 27, 2022
We will continue our work to expand humanitarian support & secure the evacuation of civilians from conflict zones.
The sooner this war ends, the better – for the sake of Ukraine, Russia, and the world.
Guterres è in Ucraina
Dopo il duplice incontro di martedì a Mosca con Vladimir Putin e Serghei Lavrov, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres è arrivato in Ucraina. È stato lui stesso a confermarlo con un tweet. «Continueremo il nostro lavoro per espandere il supporto umanitario e garantire l'evacuazione dei civili dalle zone di conflitto. Prima finisce questa guerra, meglio è, per il bene dell'Ucraina, della Russia e del mondo».
Germania, l'invio di armi unisce maggioranza e opposizione
Accordo in vista sull'invio di armi pesanti in Ucraina tra tutti i maggiori partiti tedeschi. La coalizione cristiano-democratica CDU-CSU, che rappresenta il maggiore gruppo di opposizione al Bundestag, vuole unirsi alla mozione che la maggioranza SPD-Verdi-FDP presenterà domani, come scrive Dpa. Nella mozione si chiede al governo di supportare l'Ucraina, anche con armi pesanti e con il sistema di "scambio circolare" con alleati Nato. La CDU-CSU sarebbe pronta a ritirare una sua mozione indipendente, dopo aver raggiunto un accordo con la maggioranza. (fonte ats)
36th Marine Brigade Commander of
— Anton Gerashchenko (@Gerashchenko_en) April 27, 2022
Ukrainian Armed Forces Serhii Volynsky ("Volyna") is calling to save soldiers and civilians at #Azovstal like in Dunkirk operation of 1940.#Marioupol #SaveMariupol pic.twitter.com/bJpDw2yigW
Oltre 600 feriti nell'Azovstal
Nell'impianto metallurgico Azovstal ci sono oltre 600 feriti, fra civili e combattenti, senza farmaci e senza alcuna possibilità di essere curati: lo denuncia il comandante della 36esima brigata dei Marines ucraini, il maggiore Serhiy Volyna, in un appello su Twitter. «Ci sono anche centinaia di bambini che vivono in condizioni non igieniche e stanno esaurendo cibo e acqua», prosegue il maggiore chiedendo l'evacuazione in «stile Dunkerque» delle truppe e dei civili da Mariupol. (fonte ats)
«Due volontari Usa feriti in Ucraina»
Due foreign fighter statunitensi sarebbero rimasti feriti nel corso di un bombardamento nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha riferito su Twitter il giornalista Nolan Peterson. Si tratterebbe di Manus McCaffrey e Paul Gray, veterani dell'esercito americano e che stavano combattendo insieme alle truppe ucraine.
At 1435 today, two American volunteers in Ukraine’s armed forces were wounded by artillery fire near Orikhiv. Manus McCaffrey & Paul Gray. Both are US Army veterans. 1/ pic.twitter.com/BOB1TSwkSY
— Nolan Peterson (@nolanwpeterson) April 27, 2022
«Putin non vincerà questa guerra. La vincerete voi»
«Per oltre due mesi abbiamo osservato con orrore il martirio che vi ha inflitto la Russia». Così il presidente del Consiglio europeo Charles Michel oggi al Congresso delle autorità locali e regionali dell’Ucraina. «La scorsa settimana ero a Kiev. E ho visto con i miei occhi le atrocità e la devastazione a Borodyanka. E non ci sono parole per descrivere lo sdegno che ho provato». I responsabili «devono essere puniti e saranno puniti» ha aggiunto, sottolineando che «Putin non vincerà questa guerra. La vincerete voi». Michel ha parlato poi del progetto di gemellaggio tra città dell’Unione europea e le regioni e città ucraine che dovranno essere ricostruite, pensato dal presidente Zelensky. «Credo sia un’ottima idea per rianimare le città distrutte e traumatizzate dalla guerra. E ha il mio pieno sostegno».
«Putin è lo zar delle bugie»
«Putin è lo zar delle bugie. Era un campione di questo sport anche in tempi normali, ma ora ha bisogno di bugie per fare la guerra e uccidere». È la dura accusa lanciata su Twitter da Alexei Navalny, tra i principali oppositori interni del presidente russo.
2'787 morti civili in Ucraina, per l'Onu
L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, citato dall'agenzia stampa Ukrinform, afferma che sono 2'787 i morti e 3'152 i feriti tra i civili in seguito all'invasione in Ucraina.
Putin: «Useremo mezzi che nessuno ha»
«Se la Russia sarà minacciata, risponderà con mezzi che i suoi avversari non hanno ancora». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un discorso ai parlamentari a San Pietroburgo. Il leader russo ha parlato di «minacce geopolitiche» ed ha aggiunto: «Abbiamo strumenti che nessuno ha e li utilizzeremo, se necessario. Voglio che tutti lo sappiano», è il suo avvertimento.
Dalla Russia «nessuna volontà di dialogare»
«Non c'è nessun segnale sincero da parte della Russia di voler dialogare per una soluzione del conflitto in Ucraina». Lo ha detto alla Cnn il portavoce del dipartimento di stato americano, Ned Price, ribadendo che i negoziati con Mosca per il rilascio dell'ex marine Trevor Reed non hanno portato a una discussione più ampia sul conflitto. (fonte ats)
Putin: «Mercenari in aumento. Mostreremo quelli catturati»
«Se qualcuno dall'esterno intende interferire negli eventi ucraini, porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin parlando a San Pietroburgo. «Il numero dei mercenari stranieri in Ucraina sta aumentando ed il ministero della Difesa russo mostrerà in pubblico alcuni di quelli che sono stati catturati», ha inoltre aggiunto.
«Una risposta adeguata a chi interferirà con la guerra in Ucraina»
È quanto promesso oggi da Vladimir Putin in persona che ha confermato davanti ai parlamentari «le modalità di risposta sono già state decise e verranno applicate senza indugio». Al momento, stando a Putin, «l'Occidente ha spinto l'Ucraina alla guerra e sta tentando di tagliare in pezzi la Russia, con sanzioni destinate a tutti i suoi settori e verrà presa una risposta analoga».
Bielorussia: linea durissima contro i terroristi filoucraini
Il governo bielorusso sta cercando di perseguire, e con la pena di morte, un gruppo di ignoti attivisti filoucraini che ha sabotato parte del sistema ferroviario del Paese per rallentare il trasporto dei rifornimenti a sostegno dello sforzo bellico. Con questo obiettivo il reato di terrorismo sarà da oggi punibile con l'esecuzione, come deciso dal Parlamento bielorusso. La palla ora passa al Senato dove quasi certamente verrà approvato. «Non possiamo accertare che queste forze distruttive continuino a minare la stabilità del nostro Paese con le loro azioni terroristiche ed estremistiche», ha commentato il presidente della Camera Vladimir Andreychenko. Ne dà notizia l’agenzia stampa Belta.
«L'Austria paga in rubli». Vienna nega: dentro la "fake news"
La Tass pubblica dichiarazioni del cancelliere Karl Nehammer, che però smentisce: «Propaganda. Paghiamo in euro».
Niente fertilizzanti fino a settembre
Il governo russo dovrebbe rinnovare le restrizioni all'export di singoli tipi di fertilizzanti fino al 31 agosto e prevedere la possibilità di un'ulteriore estensione di questa misura. Lo scrive la Tass. L'elemento rilevante è contenuto nell'elenco degli incarichi del presidente Vladimir Putin pubblicato oggi sul sito web del Cremlino. (Fonte ats)
«È un'altra provocazione»
«L'annuncio di Gazprom di bloccare in modo unilaterale le consegne di gas ad alcuni Stati membri è un'altra provocazione del Cremlino» ma «la nostra risposta sarà immediata, unita e coordinata». Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un punto stampa. «Non ci sorprende che il Cremlino utilizzi i combustibili fossili per cercare di ricattarci, la Commissione europea si è preparata a questo in stretto coordinamento e solidarietà con gli Stati membri e i partner internazionali. Faremo in modo che la decisione di Gazprom abbia il minor impatto possibile sui consumatori dell'Ue», ha sottolineato. (Fonte ats)
Zelensky invitato al G20
Il presidente dell'Ucraina ha scritto su Twitter di essere stato invitato al G20 dal presidente indonesiano Joko Widodo, che è attualmente a capo del forum. Il vertice si svolgerà a Bali il 15 e il 16 novembre prossimi. Dovrebbe partecipare anche la Russia, ma gli Stati Uniti stanno cercando di convincere l'Indonesia a non invitarla.
Today, Kherson residents gathered for a peaceful rally to show that they are part of #Ukraine and are against Russian occupation. The Russian military dispersed the activists, using tear gas and stun grenades. At least two people are known to have been injured pic.twitter.com/3E9Z9Ukq9U
— Hanna Liubakova (@HannaLiubakova) April 27, 2022
Scambio di prigionieri, uno è americano
Il ministero degli esteri russo ha annunciato uno scambio di detenuti fra la Russia e gli Stati Uniti. «Il cittadino Usa Trevor Reed (ex marine americano, ndr) è stato scambiato oggi con il cittadino russo Konstantin Yaroshenko», riporta la Tass. Il russo Yaroshenko dal 2011 sconta una pena a 20 anni per traffico di droga. Reed è stato condannato a nove anni di reclusione nel 2020 con l'accusa di aver aggredito due agenti a Mosca nel 2019 mentre era in stato di ubriachezza. (Fonte ats)
La minaccia di Mosca: «Chi non paga in rubli sarà scollegato»
La Russia minaccia di bloccare il gas anche verso altri Paesi oltre la Polonia e la Bulgaria se le forniture non saranno pagate in rubli: «Se qualcuno rifiuta di pagare con il nuovo sistema, sarà attuato il decreto del presidente russo», ha confermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riferito dall'agenzia stampa russa Interfax. (fonte ats)
Le sanzioni di Mosca al Regno Unito
La Russia ha emesso oggi sanzioni nei confronti dei 287 parlamentari della Camera britannica. Ne dà notizia Interfax, citando un comunicato del Cremlino che conferma come la misura sia «una risposta diretta, nel segno della reciprocità, della decisione dell'11 marzo d'imporre sanzioni sui 386 membri della Duma». La lista dei nominativi, pubblicata sul sito del Ministero degli esteri, puntualizza come «queste persone non possono più entrare nella Federazione Russa a partire da oggi».
«La prima prova dei russi a Bucha con i cadaveri per strada»
La CNN ha acquisito e verificato nuove immagini video, risalenti a metà marzo, confermandone l'autenticità
«Paghiamo in euro e continueremo a farlo»
Prende posizione via social il cancelliere austriaco Karl Nehammer, parlando proprio dell’approvvigionamento del gas dalla russia: «Prima che inizino le fake news, l'Austria sia attiene alla virgola alle sanzioni decise dall'UE e paga le forniture di gas in euro».
Bevor hier Fake News der russischen Propaganda weiter verbreitet werden. Die OMV bezahlt Gaslieferungen aus Russland selbstverständlich weiterhin in Euro. Österreich hält sich auf Punkt und Beistrich an die gemeinsam beschlossenen EU-Sanktionen.
— Karl Nehammer (@karlnehammer) April 27, 2022
Kiev: uccisi 22'400 soldati russi
Sono almeno 22'400 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio del conflitto armato: lo rende noto l'Esercito di Kiev. Nel suo ultimo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'Esercito indica inoltre che dopo 63 giorni di guerra si registrano anche 185 aerei da caccia abbattuti, oltre a 155 elicotteri e 207 droni. Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 939 carri armati russi, 421 pezzi di artiglieria, 2'342 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 4 sistemi di missili balistici, 149 lanciamissili, 8 navi, 1'666 veicoli, 76 autocisterne e 71 unità di difesa antiaerea e e 31 unità di equipaggiamenti speciali. (fonte ats)
Quelli che il gas lo ricevono ancora
Se i rubinetti in direzione di Polonia e Bulgaria sono chiusi, lo stesso non si può dire di altri Paesi europei che sono acquirenti importanti di Gazprom ma che hanno deciso di non piegarsi all'obbligo di pagamento in rubli voluto dal Cremlino. Uno di questi è l'Austria (il cui fabbisogno di gas arriva all'80% dalla Russia) che sta continuando a comprarlo, pagandolo in euro. Lo stesso vale per la Germania che alla Russia è energeticamente molto legata, e la cosa ha già avuto ripercussioni sulle prese di posizioni del governo Scholz. Ma, come scrive la BBC, qualcuno che ha accetto il diktat di Mosca c'è, è l'Ungheria, che paga le sue forniture in rubli e accetterà il cambio di Gazprombank per il mese di maggio.
Perché i Paesi non vogliono pagare le bollette in rubli
Tutte le nazioni ritenute «ostili» da Mosca, da marzo, sono tenute a pagare le forniture di gas in rubli. La decisione, voluta dallo stesso Vladmir Putin, impone che i suddetti Stati aprano un conto bancario presso la Gazprombank - istituto di credito statale legato all'azienda, pure quella statale - dove poi verseranno il dovuto in dollari o euro. Il problema di fondo è che a decidere i tassi di cambio con il rublo è la banca stessa in maniera assolutamente non trasparente e variabile. Citando il ministro dell'Energia bulgaro Alexander Nikolov, che si è chinato proprio oggi sulla problematica, «in questo modo è come perdere il controllo del proprio denaro». E considerando l'ammontare delle cifre (che ondeggiano fra i milioni e i miliardi) anche una minima differenza può tradursi in costi macroscopici per l'acquirente.
Transnistria: «Droni e spari dall'Ucraina»
Stando al Ministero degli Interni della Transnistria, fra ieri e la mattinata di oggi dal territorio ucraino ci sarebbero state delle azioni ostili. Nella notte di martedì un nugulo di droni avrebbe sconfinato e sorvolato l'area della cittadina di Cobasna. Questa mattina, poco prima delle 9, alcuni colpi di artiglieria sarebbero stati sparati in direzione del centro abitato. Come riportato dal comunicato citato il Guardian, Cobasna - che si trova nel distretto di Rîbnița, uno dei 5 del Paese - ospita una delle più grandi discariche di munizioni in Europa. La preoccupazione è quindi che questo sia un bersaglio d'interesse per i presunti attacchi.
«Inaccettabile usare il gas come arma di ricatto»
«Usare il gas come strumento di ricatto è una cosa inaccettabile», ha commentato oggi a caldo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, «è una cosa del tutto ingiustificata e inaccettabile e mostra una volta ancora l'inaffidabilità della Russia come fornitore di gas». Dopo la rabbia però, arriva la rassicurazione: «Eravamo pronti per questo scenario, siamo in stretto contatto con tutti gli Stati membri per garantire canali alternativi di approvvigionamento». Al momento, infatti, sarebbe in corso un meeting d'emergenza a Bruxelles. Intanto, scrive Reuters, il portavoce della Camera Vyacheslav Volodin su Telegram ha commentato con entusiasmo la decisione di Gazprom aggiungendo «è una misura che bisognerebbe implementare anche nei confronti di tutti i Paesi ostili».
Fino all'anno prossimo
La guerra in Ucraina potrebbe durare fino all'inizio dell'anno prossimo: lo ha detto il consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ukrinform. Arestovych ha sottolineato anzitutto che l'eventuale fine della fase attiva nel Donbass non rappresenterà la fine della guerra. «Ci saranno ancora azioni tattiche, raid aerei, guerra... È una lunga storia e potrebbe essere molto lunga, potrebbe durare fino al nuovo anno. Tutto dipende da una serie di circostanze», ha aggiunto. Da parte sua Zelensky, nel suo ultimo messaggio alla nazione proclamato ieri sera, ha affermato che «l'obiettivo finale della leadership russa non è solo quello di impadronirsi del territorio dell'Ucraina, ma di smembrare l'intera Europa centrale e orientale e assestare un colpo globale alla democrazia». (Fonte ats)
«Ci sarà gas nelle case polacche»
Il governo polacco rassicura i cittadini. «Siamo praticamente indipendenti dal gas russo da anni. Abbiamo tutte le riserve di gas e fonti di approvvigionamento necessarie per la nostra sicurezza. I nostri magazzini sono pieni al 76%. Ci sarà gas nelle case polacche». Il portavoce del governo, riporta il Guardian, ha anche precisato che tra qualche mese verrà messo in funzione il gasdotto Baltic Pipe.
Il gas schizza in borsa
Decolla il prezzo del gas sulla piazza di Amsterdam dopo l'annuncio di Gazprom, che ha sospeso le forniture di gas a Polonia e Bulgaria per effetto del mancato pagamento in rubli del gas. I future (contratti a termine) sul metano, benchmark del prezzo del metano in Europa, balzano del 16% a 119,75 euro al megawattora, dopo aver toccato un rialzo massimo del 24%. (Fonte ats)
Rubinetti chiusi per Polonia e Bulgaria
Gazprom ha sospeso alle 8:00 di questa mattina la fornitura di gas a Polonia e Bulgaria, in quanto i due Paesi si rifiutano di pagare in rubli. Lo stop era già stato annunciato ieri e durante la notte la Polonia aveva già subito una breve interruzione.
In 14 giorni, 400 denunce per violenze sessuali
Sono 400 le denunce contro soldati russi per violenze sessuale a donne e bambini, arrivate dal primo al 14 aprile al numero istituito dal Parlamento ucraino per presentare segnalazioni e ricevere assistenza psicologica. Lo rende noto la commissaria ai Diritti umani del parlamento ucraino Lyudmyla Denisova citata dal Kyiv Independent. Denisova ha detto che dopo aver messo a disposizione dei cittadini il numero pubblico, le segnalazioni continuano a crescere. (Fonte ats)
Più di un milione di persone portate in Russia
Un portavoce dei servizi di emergenza ha riferito all'Agenzia di stampa Ria Novosti che i rifugiati provenienti dalle Repubbliche del Donbass e dall'Ucraina hanno superato il milione in Russia da metà febbraio.
In Polonia torna il gas russo
Dopo lo stop, lo sprint. Secondo i dati della rete dell'Unione europea degli operatori di trasporto del gas, riporta il Guardian, le forniture di gas alla Polonia da parte della Russia sono tornate a salire dopo essere scese a zero durante la scorsa notte. Alle 6:22 i flussi fisici di gas attraverso il gasdotto Yamal erano pari a 3'449'688 kWh all'ora. Ma se il rubinetto tra Russia e Polonia verrà chiuso davvero, si saprà solo alle 8:00.
Domato l'incendio nel deposito
Il governatore regionale Vyacheslav Gladkov ha dichiarato sul suo account Telegram che le fiamme che hanno avvolto un deposito di munizioni nei pressi di Belgorod sono state domate. Non ha fornito alcuna informazione sulle cause dell'incidente, che ricorda quello avvenuto lunedì mattina a Brjansk.
«Dobbiamo muoverci alla velocità della guerra»
Lloyd Austin, il segretario della Difesa degli Stati Uniti, chiede al mondo di premere sull'acceleratore, in modo da far arrivare a Kiev più armi. Con delle esplosioni che si sono verificate negli scorsi due giorni anche in Transnistria, si teme che la guerra possa sconfinare. Quindi martedì, nel corso dei colloqui sugli armamenti che si sono tenuti in Germania, Austin ha affermato che è necessario muoversi «alla velocità della guerra. Vogliamo assicurarci che non siano più in grado di intimidire i loro vicini. E muoveremo cielo e terra per riuscirci».
У Бєлгородській області пролунало кілька вибухів, місцевий губернатор каже про пожежу на складі боєприпасів https://t.co/TMQfx1gGJC pic.twitter.com/s1PWzFJ0Yb
— Еспресо (@EspresoTV) April 27, 2022
A fuoco un deposito russo
Un deposito di munizioni russo sta andando a fuoco. L'incendio è scoppiato nei dintorni di Belgorod questa mattina presto, verso le 03:35. A darne notizia su Telegram è stato il governatore regionale Vyacheslav Gladkov che si è svegliato a causa di «un suono forte come un'esplosione». Sempre secondo Gladkov, le fiamme non hanno toccato le case e non ci sono state vittime tra la popolazione civile. L'incidente si è verificato nel villaggio di Staraya Nelidovka, a 40 chilometri dal confine ucraino.