L'uomo si è giustificato sostenendo che, con questo sacrificio, avrebbe trovato un tesoro nascosto.
NEW DELHI - Un indiano è stato arrestato dalla polizia mentre stava per seppellire viva la figlia diciottenne, «nella convinzione che, con questo sacrificio, avrebbe trovato un tesoro nascosto». Un episodio di ignoranza e crudeltà avvenuto in un villaggio del Madhya Pradesh. L'uomo era affiancato da un sacerdote indù, che si è detto pronto a propiziare con canti e preghiere l'ottenimento del risultato, e da altri amici e parenti.
Gli agenti sono stati avvisati da un amico della vittima designata, che gli ha chiesto aiuto su WhatsApp, dopo avere sentito il padre confabulare con gli altri su come procedere. La polizia ha detto di essere arrivata sul luogo «all'ultimo minuto utile» e ha scoperto che il padre aveva già scavato una fossa il giorno precedente. Oltre a lui sono stati incriminati per tentato omicidio e associazione a delinquere tutti gli altri che si trovavano nella casa.
Non ci sono conteggi ufficiali sui sacrifici umani nel paese, ma notizie che affiorano sporadicamente fanno temere che la pratica dell'uccisione rituale, soprattutto di bambini, non sia del tutto scomparsa nelle aree più arretrate del Paese.