Buitoni e Nestlé stanno per ricevere una nuova denuncia da parte di una famiglia: un'altra bambina è finita in ospedale
PARIGI - Non c'è due, senza tre. Anche la "Four à pierre" sta per finire nello scandalo Buitoni. Due mesi fa una bambina di sette anni è finita in ospedale dopo aver mangiato una pizza contaminata da Escherichia Coli. La famiglia ha annunciato di essere in procinto di presentare denuncia.
"Fraîch'Up", "Bella Napoli", ora "Four à pierre". Tre gamme, un solo batterio. L'Escherichia Coli. L'ennesima causa che sta per essere intentata contro Buitoni e Nestlé ha come oggetti messa in pericolo della vita altrui, ferimento involontario e truffa. La denuncia arriva dalla famiglia di una bambina di sette anni che nel mese di marzo è stata ospedalizzata con dolori forti nel basso ventre, nausea e vomito. La madre racconta all'emittente francese BfmTv di non aver mai visto la figlia in uno stato simile: «Era pallida, quasi gialla».
L'avvocato della famiglia ha fatto presente nella denuncia e in un'intervista trasmessa in televisione che la gamma "Four à pierre" è prodotta nel medesimo stabilimento della "Fraîch'Up" a Caudry. Stabilimento in cui, già a fine marzo, venivano denunciate da alcuni video «condizioni igieniche pessime, con una totale mancanza di pulizia delle zone di produzione e di stoccaggio».
Solo mercoledì veniva deposta una denuncia contro un'altra gamma, la "Bella Napoli". Sempre a BfmTv, Nestlé, che è proprietaria di Buitoni, ha spiegato che il legame stabilito dalle autorità tra le pizze e l'Escherichia Coli riguarda solo la "Fraîch'Up" e che la "Bella Napoli" è conforme a tutti i criteri di qualità e sicurezza alimentare».