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FILIPPINE

Tre guardie di sicurezza sono state uccise in un seggio elettorale

Nelle Filippine sono in corso le elezioni per presidenza, Parlamento e rappresentanze locali
keystone-sda.ch / STF (ROLEX DELA PENA)
Sono in corso le elezioni nelle Filippine.
Fonte Ats Ans
Tre guardie di sicurezza sono state uccise in un seggio elettorale
Nelle Filippine sono in corso le elezioni per presidenza, Parlamento e rappresentanze locali
DAVAO - Tre guardie di sicurezza sono state uccise nelle Filippine meridionali quando uomini armati hanno aperto il fuoco in un seggio elettorale, ha detto la polizia, mentre nel Paese si stanno svolgendo le votazioni per eleggere il presidente, il P...

DAVAO - Tre guardie di sicurezza sono state uccise nelle Filippine meridionali quando uomini armati hanno aperto il fuoco in un seggio elettorale, ha detto la polizia, mentre nel Paese si stanno svolgendo le votazioni per eleggere il presidente, il Parlamento e alcuni rappresentanti locali.

La sparatoria è avvenuta poco dopo l'inizio delle elezioni nel comune di Buluan, nell'isola di Mindanao, dove dilagano numerosi gruppi armati, dai ribelli comunisti ai militanti islamisti. Una quarta guardia è rimasta ferita, ha detto il portavoce della polizia provinciale di Maguindanao Roldan Kuntong. Questo attacco è avvenuto dopo un'altra esplosione avvenuta domenica sera tardi davanti a un seggio elettorale nel comune di Datu Unsay, sempre nell'isola di Mindanao.

Il voto - Quello odierno è un voto ad alto rischio che vede favorito Ferdinand Marcos Junior, figlio del defunto dittatore Ferdinand Marcos. Circa 67 milioni di filippini sono chiamati a votare tra le 6 e le 19 ora locale, anche per il vicepresidente, i deputati, metà dei senatori, gli 81 governatori di provincia e altri funzionari locali. Gli analisti prevedono una forte affluenza.

Sono 10 i candidati in corsa per succedere al presidente Rodrigo Duterte, in un turno unico in cui è sufficiente la maggioranza relativa per essere eletti. E Ferdinand Marcos Jr, molto avanti nei sondaggi, sembra sulla buona strada per completare il ritorno al potere della dinastia caduta a quasi 40 anni dal suo esilio.

Dopo sei anni di governo autoritario di Duterte, attivisti per i diritti umani, leader della Chiesa cattolica e analisti politici temono che Marcos Jr possa ottenere una vittoria schiacciante e guidare il Paese con mano ancora più pesante. I sondaggi prevedono una vittoria per il 64enne Marcos jr, soprannominato "BongBong", con ben più della metà dei voti. I sostenitori della sua principale rivale, l'attuale vicepresidente Leni Robredo, sperano in una sorpresa dell'ultimo minuto.

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