Dopo il cadavere rinvenuto in un barile, spuntano nuove ossa dal terreno fangoso
LAS VEGAS - Solo pochi giorni fa erano stati ritrovati i resti di un cadavere nel Lago Mead. Le indagini avevano stabilito che la vittima, ritrovata in un barile, era stata uccisa con un colpo di arma da fuoco tra gli anni '70 e '80. Ora il bacino sta restituendo altre ossa umane: la forte siccità, in corso ormai da anni, sta infatti prosciugando il lago artificiale più grande degli Stati Uniti, al punto che alcuni corpi raggiungono la superficie.
L'ultimo ritrovamento risale a sabato, quando sono state trovate alcune ossa umane. A fare la macabra scoperta sono state due sorelle, che si erano avvicinate ad un isolotto mentre stavano facendo stand up paddle. Le autorità sono al lavoro per identificare la vittima, e determinare la causa della morte, riporta la Abc.
La polizia ipotizza che il bacino fosse utilizzato dalla mafia dei casinò per sbarazzarsi dei cadaveri negli anni '80, si apprende dai media statunitensi. Tuttavia non ci sono ancora prove che il secondo corpo ritrovato sia stato vittima di violenza.