Jacinta Ardern nel mirino. Dal 2019 a oggi sono triplicati avvertimenti e intimidazioni
WELLINGTON - Le minacce violente dirette alla prima ministra neozelandese Jacinta Ardern, il cui governo ha imposto strettissime restrizioni durante l'insorgenza del Covid-19, si sono triplicate dal 2019 a ora.
Informazioni ufficiali, ottenute su richiesta e pubblicate dal sito giornalistico NewsHub, mostrano che la polizia si è occupata di 50 minacce che prendevano di mira Ardern nel 2021, contro 18 nel 2019. I dati indicano che posizioni anti-vaccini o anti-restrizioni sono alla base della maggior parte delle minacce. Un altro fattore è la condanna della severa riforma sul possesso di armi, imposta dopo la strage terroristica in due moschee di Christchurch nel 2019.
«Il mio lavoro impone di fare scelte difficili, che non piacciono a tutti», ha detto Ardern a un programma Tv. «Non vi è mai ragione perché chiunque sia in posizione di leadership debba affrontare minacce, e non voglio banalizzare la cosa dicendo che fa parte del lavoro. Purtroppo però in tempi recenti questo avviene sempre più spesso. Questo cambierà quello che faccio o come lo faccio? No», ha aggiunto. I media della Nuova Zelanda hanno riportato un rafforzamento della protezione della prima ministra e del suo ufficio, in seguito all'ondata di minacce.